Patto Eni-Enel sull'idrogeno verde

Giovedì 3 Dicembre 2020
L'INIZIATIVA
ROMA Un patto tra le due principali società energetiche italiane per produrre idrogeno. Enel scommette su quello verde, ricavato da energie rinnovabili, mentre Eni ha una preferenza per quello blu prodotto da gas naturale, fatto sta che le due big hanno trovato un accordo. Lavorano insieme a due progetti pilota per fornire idrogeno verde alle raffinerie di Eni.
LA STRATEGIA
«Entrambi i progetti avranno elettrolizzatori da circa 10 megawatt alimentati da energia rinnovabile», hanno spiegato le due aziende in una nota congiunta. La produzione di idrogeno verde dovrebbe partire entro al massimo il 2023. Così il numero uno di Enel Francesco Starace: «Abbiamo identificato un paio di siti da cui iniziare con i primi progetti. L'elettrolizzatore alimentato da energia rinnovabile e la raffineria si troveranno nello stesso luogo, evitando così la costruzione di complesse infrastrutture di trasporto per l'idrogeno». Per l'ad di Eni Claudio Descalzi questa collaborazione costituisce uno dei tasselli della strategia di transizione energetica del Cane a sei zampe. «Il nostro obiettivo è quello di accelerare la riduzione della nostra impronta carbonica, implementando le migliori soluzioni applicabili a basse emissioni di anidride carbonica, verdi o blu, per ridurre le nostre emissioni dirette e fornire prodotti bio ai nostri clienti», ha sottolineato l'amministratore delegato. Oggi l'intero comparto energetico nazionale guarda all'idrogeno con interesse crescente. Alla fine di novembre è stata anche avviata la consultazione pubblica sulle linee guida per la strategia nazionale sull'idrogeno, elaborate dal ministero dello Sviluppo economico, per individuare i settori in cui si ritiene che questo vettore energetico possa diventare competitivo in tempi brevi. Nel frattempo lo sviluppo dell'idrogeno sta vedendo più soggetti investire negli stessi progetti. Si procede insomma per alleanze.
Anche Snam, come dichiarato dal suo ad Marco Alverà nei giorni scorsi quando è stato presentato il piano strategico, sta lavorando con Enel ed Eni sull'idrogeno. Al momento la tecnica meno costosa per produrre idrogeno è quella blu, che prevede la cattura dell'anidride carbonica, ed è per questo che Eni punta sulla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili solo laddove questa tecnica non è sfruttabile. I costi di produzione dell'idrogeno verde tuttavia sono destinati a diventare sempre più competitivi nel breve periodo. Enel è convinta che la diffusione delle rinnovabili e l'aumento della produzione di elettrolizzatori con relative economie di scala modificheranno l'attuale scenario favorendo la produzione di idrogeno verde.
Per ora la differenza di prezzo rimane consistente: l'idrogeno blu ha un costo compreso tra 1,5 e 2 euro per un chilogrammo, mentre quello verde può addirittura arrivare a sfiorare nove euro. Enel, che lavora a progetti sull'idrogeno anche in Spagna, Stati Uniti e Cile, ha annunciato sempre ieri che il governo tedesco investirà 8 milioni di euro nel progetto pilota per la produzione di combustibili sostenibili che vede Enel Green Power Chile collaborare in tandem con Siemens Energy.
Francesco Bisozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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