Nuovo record del debito Il Tesoro ha fatto scorta

Sabato 16 Giugno 2018
Nuovo record del debito Il Tesoro ha fatto scorta
I CONTI
ROMA Il debito pubblico della Repubblica italiana è arrivato a quota 2.311 miliardi nel mese di aprile. Si tratta del nuovo record assoluto, ma i numeri diffusi dalla Banca d'Italia si riferiscono in realtà all'ultima fase di bonaccia prima delle tensioni sui tassi di interesse esplose nelle ultime settimane. L'incremento rispetto a marzo è di 9,3 miliardi, ma deriva in larga parte (7,3 miliardi) dall'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro presso la Banca d'Italia, salite sopra quota 52 miliardi. Il disavanzo tra le entrate e le uscite delle amministrazioni pubbliche ha contribuito all'aumento per 2,4 miliardi mentre vari fattori tecnici portato ad una riduzione pari a circa 0,3 miliardi.
DEBITI
In altre parole, il Tesoro ad aprile si è indebitato molto più di quanto fosse necessario, per sfruttare una fase ancora favorevole, in cui i tassi di interesse erano circa cento punti base al di sotto del livello attuale: per fare un esempio, il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario si collocava intorno all'1,8 per cento, mentre ieri ha chiuso a 2,6 dopo essere stato per vari giorni a ridosso del 3 per cento o anche oltre. Fare provvista quando le cose vanno bene permette di affrontare con più tranquillità i periodi di turbolenza; alla fine del mese di maggio era già stato raggiunto l'obiettivo del 50 per cento del valore del funding messo in cantiere per l'anno, in anticipo di un mese sulla tabella di marcia. Vuol dire che ora il ministero dell'Economia potrà muoversi con un po' di tranquillità in più.
Naturalmente quello che conta non è tanto il calore assoluto del debito, quanto piuttosto la sua incidenza sul prodotto interno lordo. Alla fine del 2017 il rapporto è sceso al 131,8 per cento, dal 132 dell'anno precedente. Per quest'anno è stimata un'ulteriore discesa al 130,8 per cento mentre nel 2021 si scenderebbe al 122 per cento. Va ricordato che sul nostro debito pesano quasi 60 miliardi destinati a sostenere altri Paesi europei in difficoltà, a partire dalla Grecia: o attraverso prestiti diretti o mediante la contribuzione a organismi internazionali. Grazie in buona parte lla politica monetaria straordinaria della Bce, quest'anno la spesa per interessi dovrebbe scendere ad un livello storicamente molto basso, anche se ancora elevato nel confronto internazionale: 62,5 miliardi parti al 3,5 per cento del Pil. A questo livello dovrebbe mantenersi da qui al 2021, pur crescendo in valore assoluto dino a poco più di 68 miliardi.
REALTÀ
Intanto arrivano notizie non particolarmente brillanti dal fronte dell'economia reale. Ad aprile il fatturato dell'industria è aumentato dello 0,3 per centio rispetto al mese precedente, ma nella media degli ultimi tre mesi emerge un calo dello 0,6. Invece gli ordinativi fanno segnare una diminuzione mensile dell'1,3 per cento, mentre nella media trimestrale il calo è più marcato e pari al 2,9 per cento. L'Istat segnala che l'andamento congiunturale del fatturato ad aprile è il risultato di un incremento sul mercato estero (+1,2%) e di una leggera flessione su quello interno (-0,2%).
Luca Cifoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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