Mediobanca darà in quattro anni due miliardi e mezzo agli azionisti

Mercoledì 13 Novembre 2019
LA STRATEGIA
ROMA Punta a spingere sulla crescita il nuovo piano industriale di Mediobanca. Non soltanto sull'incremento di utili e redditività, ma anche sulla remunerazione degli azionisti, con 2,5 miliardi pronti in 4 anni e un 10% in più di cedola solo nel 2020, dicono le linee guida presentate dall'ad, Alberto Nagel. L'obiettivo al 2023 è dunque aumentare i ricavi mediamente del 4% all'anno, a quota 3 miliardi, di pari passo con i profitti che vedranno un utile per azione in aumento del 4%, a 1,1 euro per azione (da 0,93 euro), mentre il Rote passerà dal 10% all'11%. «Distintività e sostenibilità» sono gli ingredienti sui cui conta l'istituto di Piazzetta Cuccia per trasformare «le criticità di contesto» - bassa crescita economica, tassi negativi e normativa stringente - in «opportunità di crescita». E lo farà investendo in «talento, innovazione e distribuzione». A portare i ricavi a 3 miliardi contribuiranno tutte le attività della banca. Il Wealth Management (dove Piazzetta Cuccia è presente con CheBanca!, MB Private Banking e Compagnie Monegasque de Banque) crescerà dell'8%, con contributo all'utile raddoppiato, spiega l'istituto, e «divenendo il primo contributore alle commissioni del gruppo in via complementare al Corporate & Investment Banking», la cui crescita nei ricavi è attesa al 6%. Mentre il Consumer Banking (Compass) manterrà «la funzione di motore della crescita del margine di interesse» (due terzi del totale) con uno sviluppo dei ricavi del 3%; e il Principal Investing, ossia la quota in Generali, confermerà la sua contribuzione positiva con ricavi in crescita del 3%. La sfida più importante per la redditività è affidata alla divisione Wealth che promette «il maggior incremento della redditività sul capitale allocato (ROAC)» passando dal 16% al 25%; mentre il Corporate & Investment Banking passerà dal 15% al 16% e il Consumer punta a «consolidare gli elevati livelli di 28%-30%», così come il Principal Investing, la quota in Generali (11%).
GLI OBIETTIVI
Questo permetterà alla remunerazione degli azionisti di salire del 50% in quattro anni. Su una dote di 2,5 miliardi, 1,9 miliardi sono dedicati ai dividendi. In particolare, la cedola salirà del 5% ogni anno per un totale di 1,9 miliardi. Nel contempo saranno acquistate azioni proprie per 300 milioni e cancellate altre per 600 milioni .
Quanto al capitolo M&A, la banca continuerà la propria espansione anche tramite acquisizioni. E a proposito della vendita dell'intera quota in Generali per finanziare una grande operazione, «non ci sono tabù», ha detto ieri Nagel, «Vogliamo creare un gruppo più forte. La vendita della quota deve essere fatta in modo che non diventi un atto negativo per Generali».
Roberta Amoruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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