Lunelli-Ferrari entra nel soft drink e si beve la storica Cedral Tassoni

Sabato 15 Maggio 2021
L'ACQUISIZIONE
ROMA Il Gruppo Lunelli, nel cui portafoglio spiccano fra gli altri lo spumante Ferrari, l'acqua minerale Surgiva e le grappe Segnana, ha acquistato la Cedral Tassoni di Salò, l'azienda nota per le bibite analcoliche a base di agrumi a cominciare dalla cedrata. Il gruppo trentino, che fa capo all'omonima famiglia, «è stato selezionato (dai venditori, ndr) al termine di un processo competitivo, anche in considerazione dei suoi valori di rispetto della tradizione, ricerca della qualità e cura del territorio», si legge nella nota. «Punteremo a rafforzare ulteriormente il marchio, posizionandolo come il luxury soft drink italiano per eccellenza. Abbiamo in programma di aumentare la presenza sui mercati internazionali e di sviluppare la gamma che già affianca alla cedrata bibite create con materie prime sostenibili e di altissima qualità», ha commentato il ceo Matteo Lunelli. Investire di questi tempi non è cosa da tutti, soprattutto se alle spalle c'è un anno decisamente da dimenticare. Basti dire che a causa della pandemia l'export è sceso del 30% (peggio del 20% del mercato italiano), sicché alla fine del 2020 il bilancio del Gruppo Lunelli ha chiuso con ricavi per 86 milioni rispetto ai 107 milioni record del 2019, esercizio chiuso con un utile record di 18,5 milioni.
Quanto alla Cedral Tassoni, fedele a se stessa fin dalle sue origini, con quel colore paglierino riflesso all'interno dell'iconica bottiglietta di vetro, la società è stata in grado negli anni di posizionarsi come eccellenza del made in Italy in tutto il mondo. Merito dell'attaccamento alle radici del territorio ma anche di uno sguardo lungimirante proiettato alle esigenze del mercato, se l'azienda produttrice del brand, la storica Cedral Tassoni, può vantare oggi un volume d'affari di 10,5 milioni (dato 2019). Una dimensione che ha stimolato l'azienda salodiana fondata nel 1793 a rilanciare ulteriormente il business puntando sui mercati extraeuropei dove risiederebbero, secondo l'ad Elio Accardo, potenzialità inespresse che hanno fatto da leva sulla decisione di portare l'investimento a 3 milioni per potenziare la produzione. Del gennaio 2020 è il lancio della nuova linea automatizzata, nell'ottica di ottenere una risposta maggiore in termini di efficacia ed efficienza alle esigenze dei nuovi mercati.
L. Ram.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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