LO STUDIO
MESTRE La ripresa viaggia in autostrada, ma anche in aereo o attraverso

Giovedì 19 Ottobre 2017
LO STUDIO
MESTRE La ripresa viaggia in autostrada, ma anche in aereo o attraverso il traffico dei container movimentati al Porto di Venezia. Nel 2016 in tutto il Nordest si è verificato un incremento costante degli spostamenti di merci e persone. A rilevarlo, dati alla mano, l'Osservatorio trasporti infrastrutture e logistica di Unioncamere Veneto, uno strumento ereditato un paio di anni fa dalla Fondazione Nordest. Lo scorso anno il traffico autostradale è cresciuto con tassi compresi fra il 2,4 e il 4,2%, superando in alcune tratte i livelli precedenti la crisi del 2007. L'aumento rispetto al 2015 si è sviluppato lungo i grandi corridoi europei: sulla Brennero-Verona l'incremento è stato del 5,9%, lungo la Venezia-Trieste del 4,6, sulla Udine-tarvisio del 5,6%. Positivo anche il bilancio dei traffico portuali: gli scali di Chioggia, Ravenna, Monfalcone, Trieste registrano un aumento, rispetto al 2015, compreso tra il 3,7% e il 10,9%. Venezia mantiene inalterato il traffico complessivo (+0,6%) ma migliora la performance nel settore container (+8,1%), in controtendenza rispetto agli altri principali porti del Nordest. Crescono anche i volumi di traffico dei maggiori aeroporti: più 10,5% a Treviso, 10% a Venezia e 8,4% a Verona. In lieve calo Trieste (-1,9%, complice la crisi di Alitalia) e Bolzano (-55,9%), dove l'attività è per lo più concentrata in estate.
L'incremento dei traffici sembra così confermare la generale ripresa del sistema produttivo del Nordest, come conferma Serafino Pitingaro, responsabile area studi di Unioncamere Veneto: «Per la prima volta nel 2016 si nota la tendenza al rafforzamento dei traffici di merci e persone, ed è probabile che il dato si consolidi nell'anno in corso. Le rilevazioni trimestrali di Veneto congiuntura del resto registrano un autentico boom del nostro sistema produttivo, e ci aspettiamo un'ulteriore accelerazione dei livelli produttivi».
Di certo sarà necessario che le infrastrutture supportino la ripresa in corso: «Le infrastrutture non bastano mai - aggiunge Pitingaro - ma gli interventi sull'Interporto di Padova, sulla stessa Pedemontana e speriamo anche sull'asse Brescia-Padova dell'Alta velocità fanno ben sperare. Credo però che in futuro sia necessario guardare anche alla crescite delle cosiddette infrastrutture immateriali, che come Osservatorio vorremmo monitorare in modo stabile».
Alberto Francesconi
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