Labomar punta sull'estero e ai 90 milioni

Domenica 14 Ottobre 2018
FARMACEUTICA
VENEZIA (m.cr.) Labomar punta sull'estero e pensa a nuove acquisizioni per lanciare la grande sfida 2023: raddoppiare il fatturato.
«Abbiamo chiuso il 2017 con un fatturato di 43 milioni e un reddito netto di 3,7 milioni con un export del 20%. Quest'anno puntiamo al 25% di vendite all'estero per una crescita che si annuncia a una cifra dopo un triennio tumultuoso caratterizzato da uno sviluppo di oltre il 20% all'anno, ma gli utili saranno in linea col 2017 - spiega Walter Bertin, fondatore e Ad di Labomar, azienda con base a Istrana (Treviso) specializzata nella ideazione e produzione di integratori alimentari, cosmetici e alimenti a fini medico speciali fondata vent'anni fa -. Sull'estero siamo partiti quattro anni fa e nel 2022 vogliamo arrivare intorno alla metà del nostro giro d'affari che nel 2023 sarà sui 90 milioni. Lo vogliamo raggiungere sia per linee interne che con nuove acquisizioni».
Bertin ha già stretto accordi di produzione per diverse multinazionali in Europa, Bayer, Nestlè, Menarini. «Stiamo elaborando anche progetti particolari per gruppi di Usa e Cina, dove c'è anche grande attenzione per benessere e prevenzione - spiega il fondatore e proprietario di Labomar -. Ricerca e sviluppo per noi sono attività prioritarie che ci permettono di mettere a punto prodotti originali ed esclusivi». L'azienda trevigiana non si ferma e ha presentato al recente CPhl Worldwide di Madrid due innovativi brevetti in campo nutraceutico e nuovi dispositivi medici. Per tutta la sua gamma poi esercita un totale controllo sulla filiera produttiva, raggiunto attraverso la produzione propria delle materie prime a garanzia dei più elevati standard qualitativi e di sicurezza. Un'organizzazione efficiente che fa gola: le offerte per acquisire Labomar infatti non mancano, ma Bertin non ha intenzione di cedere: «Anzi, vogliamo rafforzare la nostra rete commerciale, in quest'ottica siamo pronti anche ad acquisire quote di società. Ma quello che conta soprattutto per noi sono le persone, sono loro la nostra risorsa in più». E sono previste nuove assunzioni.
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