LA SFIDA
VENEZIA La maggioranza della famiglia Illy fa quadrato e sarebbe pronta

Venerdì 28 Febbraio 2020
LA SFIDA VENEZIA La maggioranza della famiglia Illy fa quadrato e sarebbe pronta
LA SFIDA
VENEZIA La maggioranza della famiglia Illy fa quadrato e sarebbe pronta a rilevare il 23% della holding messo in vendita da Francesco. Il problema è che i tempi per chiudere la prelazione in mano ai fratelli Andrea, Anna e Riccardo e alla madre Anna Rossi è limitato e la cifra offerta dal fondo Peninsula al quarto fratello Francesco sarebbe consistente, circa 200 milioni.
«Abbiamo ricevuto la lettera nella quale veniva ufficializzato l'accordo con Peninsula ma non è stata ancora presa una decisione - riferisce Riccardo Illy in un'intervista -. Abbiamo tempo fino a inizio aprile, il nostro orientamento è prendere una decisione entro due settimane. Lo statuto ci consente di esercitare una prelazione entro 90 giorni dal ricevimento della missiva o in alternativa di esprimere il gradimento degli altri membri della famiglia».
Nel frattempo prosegue la ricerca di partner per Illycaffè (obiettivo sviluppo dei negozi in Usa), il gruppo triestino per questo obiettivo si è appoggiato a Goldman Sachs, e del polo del gusto. Per questa realtà che raggruppa marchi Dammann Freres, Domori e Mastrojanni, sotto la guida di Riccardo Illy, la vendita dovrebbe avere luogo dopo quella nel gruppo del caffè, a fine 2020 o inizio 2021.
È evidente che all'interno della famiglia Illy esistono delle divisioni difficilmente sanabili, specie dopo il voto contrario di Francesco in sede di approvazione di bilancio nel 2018.
In passato Andrea Illy aveva precisato: «Non abbiamo ancora ricevuto una lettera formale, né una valutazione che abbia valore giuridico. Abbiamo sempre preso le decisioni all'unanimità, e all'unisono abbiamo stipulato un patto familiare che, al di là dello statuto, disciplina le regole per l'uscita dall'azienda. Riteniamo che il clima di intesa e condivisione delle linee strategiche del gruppo debba esserci anche tra i suoi azionisti».
MOMENTO CHIAVE
No comment da parte dal gruppo Illy alle indiscrezioni riportate nei giorni scorsi anche dall'agenzia di stampa internazionale Reuters.
Il capitale del gruppo Illy, realtà da 534 milioni di ricavi generati attraverso le società controllate Illycaffè, Domori, Mastrojanni, Agrimontana e Dammann Frères, è suddiviso in quote paritarie tra i fratelli Riccardo (presidente del gruppo), Andrea (presidente Illycaffè), Francesco e Anna, con il 10% in usufrutto alla madre Anna Rossi. Illycaffè, unica azienda italiana tra le migliori compagnie etiche mondiali, ha chiuso il 2018 con un Ebitda Adjusted di 75,3 milioni, + 10,7% rispetto al 2017, Utile netto a 18,1 milioni (+ 39,1%), fatturato consolidato a 483 milioni, + 3,5%.
L'offerta di Peninsula peraltro arriva in un momento-chiave per il futuro di Illy, complicando ulteriormente lo scenario. La competizione nel mondo del caffè aveva spinto infatti Illycaffè alla ricerca di un socio, con l'obiettivo di cedere una quota di minoranza oppure limitarsi a un solo accordo commerciale, puntando alla quotazione in Borsa.
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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