La proposta di Tridico: «Va superata l'età di pensionamento uguale per tutti»

Mercoledì 26 Febbraio 2020
La proposta di Tridico: «Va superata l'età di pensionamento uguale per tutti»
PREVIDENZA
ROMA Garantire «maggiore flessibilità nell'uscita per pensionamento dal mercato del lavoro è la linea su cui ci stiamo muovendo». Il presidente Inps, Pasquale Tridico, davanti alla commissione parlamentare Enti gestori previdenziali traccia il quadro di quella che potrà essere una nuova riforma della previdenza. Secondo Tridico «è improcrastinabile realizzare questa flessibilità più volte annunciata. Bisogna superare l'età di pensionamento uguale per tutti i lavoratori, questo è il punto, tenendo conto della gravosità dei lavori, fermo restando un'età minima di uscita da cui si opera una certa flessibilità».
LA SPESA
Il presidente dell'istituto fa rilevare che «la riduzione dell'importo pensionistico sarà un effetto naturale, ed entro certi limiti per bassi salari soprattutto», ma «offrire ai lavoratori che svolgono mansioni più gravose la possibilità di andare in pensione in maniera flessibile sarebbe un ottimo risultato».
Tridico ha poi puntualizzato che la spesa previdenziale italiana al netto dell'Irpef e al netto della quota assistenziale è circa l'8% del Pil ed è sostenibile. Il totale della spesa, ha aggiuntttto riferendosi al 2018, «è il 18% del Pil, ma in questa sono comprese anche le prestazioni temporanee». «Sulla base di questi dati io dico sempre che il sistema pensionistico italiano contributivo è sostenibile. Sulla parte che grava sulla fiscalità generale la decisione è politica».
L'Inps infine ha accolto finora 151.000 domande di pensione con Quota 100 (almeno 62 anni di età e 38 di contributi), 42.000 delle quali da dipendenti pubblici. Nel settore privato le domande accolte sono state 75.000 per i dipendenti e 34.000 per gli autonomi. Tridico ha sottolineato quindi che si è innescato il turn over e che bisogna «garantire lo svecchiamento della Pubblica amministrazione. «I 4.000 laureati entrati all'Inps sono bravissimi - ha aggiunto riferendosi agli ultimi concorsi - sono delle schegge, hanno voglia di lavorare».
Infine il presidente dell'Inps ha rilanciato l'idea di un fondo previdenziale pubblico con incentivi per chi aderisce e con la previsione che le risorse raccolte siano investite nel nostro Paese. Tridico ha affermato che l'attuale sistema di previdenza complementare non ha centrato l'obiettivo lasciando di fatto fuori la parte più debole del mercato del lavoro e rivolgendosi soprattutto ai lavoratori adulti con carriere continue delle aree più ricche. Secondo il presidente dell'istituto andrebbe quindi incentivata la contribuzione complementare e un fondo pubblico creerebbe «un'alternativa in più» consentendo di fare concorrenza ai privati. Contrari all'idea sostenuta da tempo da Tridico i sindacati. Ieri la Uil ha definito la proposta «profondamente sbagliata».
L.Ram.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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