L'INTESA
VENEZIA Lavoro agile e a distanza, accordo innovativo in Veneto tra

Domenica 5 Gennaio 2020
L'INTESA VENEZIA Lavoro agile e a distanza, accordo innovativo in Veneto tra
L'INTESA
VENEZIA Lavoro agile e a distanza, accordo innovativo in Veneto tra artigiani e sindacati. C'è anche un incentivo di mille euro per ogni contratto individuale.
L'accordo sullo smart working è stato sottoscritto nei giorni scorsi dalla Cna del Veneto insieme a Confartigianato, Casartigiani e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil. I mille euro d'incentivo è una misura che si aggiunge agli altri incentivi previsti dal testo dell'accordo che si pone come strumento innovativo per valorizzare il tessuto produttivo dell'artigianato, renderlo ancora più attrattivo nei confronti dei giovani, in grado di conciliare la vita familiare e quella lavorativa. Tra gli obiettivi enunciati nel testo, anche la promozione della mobilità sostenibile, attraverso la riduzione degli spostamenti casa-lavoro grazie all'utilizzo delle tecnologie digitali.
«La finalità dell'accordo interconfederale regionale sul lavoro agile per le imprese artigiane e le Pmi del Veneto vanno di pari passo con le esigenze del mondo contemporaneo e dell'impresa 4.0 dichiara il segretario della Cna del veneto, Matteo Ribon - penso alle aziende che intendono favorire la conciliazione tra il tempo di lavoro e di cura della famiglia, alle imprese che danno lavoro ai giovani e alle aziende che, responsabilizzando i propri dipendenti, consentono loro di raggiungere gli obiettivi fissati secondo una gestione propria e responsabile dei tempi di lavoro. Tutto questo determina una condizione di felicità e soddisfazione nel lavoratore che di conseguenza si traduce in risultati migliori per l'azienda».
BILATERALITÁ
L'accordo riconosce alla bilateralità artigiana un ruolo importante nella promozione e diffusione del lavoro svolto attraverso le moderne tecnologie in luoghi diversi dalla sede lavorativa. Cna Veneto ha ampliato la platea delle spese sostenute dalle aziende e finanziabili attraverso i contributi erogati da Ebav (Ente Bilaterale Artigianato Veneto) per la promozione dello smart working e delle attività propedeutiche all'attivazione di progetti sperimentali di lavoro agile.
Oggi i lavoratori dipendenti che godono di flessibilità e autonomia nella scelta dell'orario e del luogo di lavoro disponendo di strumenti digitali in Italia sono 570mila, in crescita del 20% rispetto al 2018. E se il 58% delle grandi imprese ha già avviato al suo interno progetti di smart working, per Pmi e Pubblica Amministrazione la strada da percorrere è ancora lunga. Tra le piccole e medie imprese, nonostante i progetti strutturati siano passati dall'8% del 2018 al 12% del 2019, è aumentata in modo preoccupante la percentuale di imprese disinteressate al tema. «Di qui la sottoscrizione di questo accordo tra associazioni e sindacati sottolinea Ribon con il quale ci auguriamo che questa innovativa formula di lavoro possa prendere sempre più piede».
«Il testo condiviso tra associazioni e sindacati dichiara il presidente di Cna regionale Alessandro Conte - vuole essere uno strumento utile e innovativo per favorire la nascita di forme di collaborazione nuove tra imprese e dipendenti. Sono già diverse le realtà del Veneto che hanno imboccato questa direzione, ma la strada da fare resta molta. Comprendiamo che per alcuni settori lo smart working possa restare difficile da applicare, ma favorisce per tutti una migliore conciliazione tra vita privata e professionale, oltre che, in molti casi, l'aumento della produttività e della qualità del lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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