Intesa Sp sospende il dividendo «L'Ops Ubi? Ancora più valida»

Mercoledì 1 Aprile 2020
Intesa Sp sospende il dividendo «L'Ops Ubi? Ancora più valida»
LO STOP
ROMA Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Ubi Banca si allineano alla raccomandazione della Bce conseguente all'epidemia Covid-19 e congelano la distribuzione dei rispettivi dividendi, mettendo a riserva l'utile e quindi rafforzando i patrimoni: il Cet 1 dell'istituto guidato da Carlo Messina aumenta al 15,2%, quello del gruppo guidato da Giuseppe Castagna al 14,5%. Il monte dividendi di Ca' de Sass si attesta a 3,4 miliardi, pari a 19,2 cent per azione; quello di Piazza Meda a 120 milioni equivalente a 0,02 cent ad azione, quello di Ubi Banca a 148 milioni (0,2 cent).
Le e banche hanno utilizzato l'Opzione 2 delle raccomandazioni contenute nella lettera di Andrea Enria ricevuta domenica, che consente quindi, non deliberando, di potenziare i mezzi propri mentre l'Opzione 1 - deliberare il dividendo rinviandone il pagamento - avrebbe comunque decurtato il capitale. Le decisioni saranno sottoposte alle assemblee del 4 aprile (Banco Bpm), dell'8 aprile (Ubi) e del 27 aprile (Intesa Sanpaolo). Inoltre Messina ha stanziato 1 milione del proprio bonus a donazioni a sostegno di specifiche iniziative sanitarie mentre i 21 top manager dell'istituto destineranno ad analoghe destinazioni 5 milioni. Anche i membri del cda a partire dal presidente Gian Maria Gros-Pietro faranno donazioni variabili da uno a 5 mesi dei rispettivi emolumenti.
LA RICHIESTA DI PROFUMO
«In questa fase di eccezionale emergenza che il nostro Paese e il mondo intero si trovano ad affrontare, abbiamo deciso di raccogliere le indicazioni delle autorità di supervisione rinviando la distribuzione del dividendo 2019, ma riservandoci di esaminare la distribuzione, convocando una nuova assemblea dopo il primo ottobre». Secondo il ceo di Intesa, gli istituti che hanno un eccesso di capitale «sono quelli più resilienti nelle fasi difficili e, come tali, beneficeranno dell'effetto flight to quality e, nei prossimi mesi, potranno tornare a remunerare gli azionisti con dividendi elevati e sostenibili». Con l'occasione Messina ha rilanciato l'Ops su Ubi. «Siamo convinti che l'operazione, in questa fase così straordinaria, assume maggiore valenza strategica e rappresenti per Ubi una prospettiva ancor più rilevante». L'operazione sull'istituto bergamasco guidato da Victor Massiah è ovviamente condivisa dal presidente della Compagnia Sanpaolo, Francesco Profumo, primo socio di Intesa con il 6,79%. E rispetto allo stop al dividendo che alla Compagnia avrebbe fruttato 242 milioni, Profumo auspica «possa essere davvero temporaneo vista la solidità della banca».
Venendo a Banco Bpm, la rinuncia chiesta da Bce anche per «disporre di più ampi mezzi a sostegno di famiglie e imprese» ha portato il cda di ieri a disporre che «nell'assemblea di sabato 4 non si darà luogo alla distribuzione degli utili, ma verrà ugualmente approvato il bilancio 2019 e con esso il rinnovo dei 15 membri del cda, con nove new entry come il presidente Massimo Tononi, e mentre vengono confermati Giuseppe Castagna e il vicepresidente Mauro Paoloni. L'utile di 942 milioni - dedotti i 105 milioni imputati a riserva - sarà conservato nel patrimonio netto come riserva utili disponibile alla distribuzione. E anche il Banco confida che dopo ottobre valuterà se ci sono le condizioni per remunerare i soci. Analoga la delibera di Ubi, la cui solidità però non lascia dubbi sulla modifica della decisione in autunno.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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