L'ANALISI
ROMA Dal 2008 al 2017 il numero degli statali si è ridotto di 257.661 unità. Il personale è calato del 7,5 per cento: i dipendenti pubblici sono passati da 3.436.833 a 3.179.172. Il blocco del turnover ha penalizzato l'organico dei ministeri (-18,4 per cento tra il 2008 e il 2017), dell'università (-20,8 per cento), delle regioni (-16,8 per cento), dei corpi di polizia (-7,5 per cento), del servizio sanitario nazionale (-6,2 per cento). In altri settori la contrazione è stata decisamente meno importante, come nella scuola (-0,5 per cento). Altrove si è assistito invece a una crescita della forza lavoro, pari per esempio all'8,2 per cento nei vigili del fuoco. È quanto emerge dal Conto Annuale curato dalla Ragioneria generale dello Stato. Ma il blocco del turnover ha anche fatto salire la quota di statali over 55 da meno di un terzo a quasi la metà del personale, un record tra i paesi Ocse. I dipendenti pubblici con meno di trent'anni oggi sono meno del 3 per cento. Nelle regioni e nelle autonomie locali i travet ammontavano nel 2017 a 434.809 mentre nel 2008 erano 522.325: si tratta del comparto che ha fornito il maggior contributo alla riduzione dell'occupazione pubblica con una perdita cumulata sul decennio di 87.516 addetti. I dipendenti del servizio sanitario nazionale sono passati nello stesso periodo da 689.873 a 647.048. Nei ministeri il totale della forza lavoro è passato da 183.414 a 149.731 unità. L'emorragia è stata più contenuta invece nella scuola, comparto che impiega un terzo del totale dei dipendenti pubblici, dove nel 2017 sono stati censiti 1.124.471 dipendenti contro i 1.129.863 del 2008: la crescita registrata dal 2013 al 2017 (111.300 unità) ha compensato quasi per intero la contrazione avvenuta tra il 2008 e il 2012 (116.692 unità). Alla fine del 2017 oltre 394.000 dipendenti avevano già superato la soglia dei 60 anni, mentre altri 658.000 avevano un'età compresa fra i 55 ed i 59 anni. Nei ministeri l'età media è salita da 45,7 a 54,9 anni (55,1 per gli uomini). Nelle prefetture è passata da 47,5 a 54,8 anni, nelle regioni da 45,2 a 53 anni, negli enti di ricerca da 46,6 a 51,1 anni e nella scuola da 47,4 a 52,3 anni. Alla fine del 2017 l'età media nel pubblico impiego era di 50,6 anni (51,3 per le donne e 49,8 per gli uomini) contro i 43,5 del 2008.
F. Bis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Dal 2008 al 2017 il numero degli statali si è ridotto di 257.661 unità. Il personale è calato del 7,5 per cento: i dipendenti pubblici sono passati da 3.436.833 a 3.179.172. Il blocco del turnover ha penalizzato l'organico dei ministeri (-18,4 per cento tra il 2008 e il 2017), dell'università (-20,8 per cento), delle regioni (-16,8 per cento), dei corpi di polizia (-7,5 per cento), del servizio sanitario nazionale (-6,2 per cento). In altri settori la contrazione è stata decisamente meno importante, come nella scuola (-0,5 per cento). Altrove si è assistito invece a una crescita della forza lavoro, pari per esempio all'8,2 per cento nei vigili del fuoco. È quanto emerge dal Conto Annuale curato dalla Ragioneria generale dello Stato. Ma il blocco del turnover ha anche fatto salire la quota di statali over 55 da meno di un terzo a quasi la metà del personale, un record tra i paesi Ocse. I dipendenti pubblici con meno di trent'anni oggi sono meno del 3 per cento. Nelle regioni e nelle autonomie locali i travet ammontavano nel 2017 a 434.809 mentre nel 2008 erano 522.325: si tratta del comparto che ha fornito il maggior contributo alla riduzione dell'occupazione pubblica con una perdita cumulata sul decennio di 87.516 addetti. I dipendenti del servizio sanitario nazionale sono passati nello stesso periodo da 689.873 a 647.048. Nei ministeri il totale della forza lavoro è passato da 183.414 a 149.731 unità. L'emorragia è stata più contenuta invece nella scuola, comparto che impiega un terzo del totale dei dipendenti pubblici, dove nel 2017 sono stati censiti 1.124.471 dipendenti contro i 1.129.863 del 2008: la crescita registrata dal 2013 al 2017 (111.300 unità) ha compensato quasi per intero la contrazione avvenuta tra il 2008 e il 2012 (116.692 unità). Alla fine del 2017 oltre 394.000 dipendenti avevano già superato la soglia dei 60 anni, mentre altri 658.000 avevano un'età compresa fra i 55 ed i 59 anni. Nei ministeri l'età media è salita da 45,7 a 54,9 anni (55,1 per gli uomini). Nelle prefetture è passata da 47,5 a 54,8 anni, nelle regioni da 45,2 a 53 anni, negli enti di ricerca da 46,6 a 51,1 anni e nella scuola da 47,4 a 52,3 anni. Alla fine del 2017 l'età media nel pubblico impiego era di 50,6 anni (51,3 per le donne e 49,8 per gli uomini) contro i 43,5 del 2008.
F. Bis.
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