Zigliotto: «Il cda era all'oscuro, faceva tutto la struttura»

Sabato 18 Maggio 2019
MESTRE «Quattro anni di gogna mediatica ma non ho ancora capito di cosa sono accusato». L'ex presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto si presenta puntuale all'udienza in aula bunker a Mestre insieme ai difensori, gli avvocati Manfredini. È uno dei sei imputati nel processo sul crac di Popolare Vicenza. Si è presentato per la prima volta in aula e come lui un altro degli imputati, l'ex manager Massimiliano Pellegrini. Nella pausa del processo, dopo oltre quattro ore di schermaglie legali per rinviare l'udienza e interrogatori del primo teste, Zigliotto si ferma con i giornalisti per dire la sua verità: «Sono tutte cose che venivano fatte dalle strutture e mai riportate al cda. Quando nel 2015 ho saputo delle baciate è stato uno schiaffo. E non ho mai pensato che in banca vi fosse un clima di minacce». Zigliotto, ex membro del cda di Popolare Vicenza, assicura che d'ora in poi cercherà di seguire il dibattimento in aula: «Sono qui per fare finalmente chiarezza. Ricordo che sono state definite baciate anche azioni comprate da persone che avevano un fido e non l'hanno utilizzato».
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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