Friuladria: utile e cedola record, aiuti mirati a turismo e primario

Mercoledì 18 Marzo 2020
CREDITO
VENEZIA FriulAdria registra il miglior utile della sua storia, distribuisce ai 15500 soci del territorio un dividendo record di 2,43 euro per azione e affronta l'emergenza coronavirus chiudendo solo una quarantina di sportelli sugli oltre 160 totali, vara agevolazioni dedicate al comparto agroalimentare e turistico oltre a quelle da decreto del governo.
«Mi trovo un po' in difficoltà a parlare di bilancio con l'emergenza coronavirus che stiamo vivendo ma il nostro vuole essere anche un segnale di un mondo che va avanti e di una creazione di valore che sarà utile una volta finita l'emergenza», spiega Chiara Mio, presidente della banca con quartier generale a Pordenone e docente di economia all'università veneziana di Ca' Foscari. «Abbiamo realizzato l'anno scorso un utile di 66,4 milioni (+ 8,1%), si tratta in assoluto del record storico per il nostro istituto arrivato solo dalla gestione caratteristica senza operazioni straordinarie - sottolinea la presidente della banca del Nordest controllata dal gruppo francese Credit Agricole -. I nostri soci avranno un dividendo 2,43 euro per azione, il più alto della storia, circa 20 centesimi in più sul 2019».
Friuladria l'anno scorso ha conquistato 24 mila nuovi clienti, i tre quarti in Veneto dove è attiva con circa 80 sportelli. Gli impieghi sono saliti a quota 7,7 miliardi (+ 3%), 5mila i nuovi mutui concessi, bene la raccolta. E per l'emergenza virus ha previsto la sospensione della quota capitale della rata dei mutui ai privati per 6 mesi prorogabile in caso di necessità, il sostegno alle aziende attraverso sospensioni dei pagamenti e attivazione di nuove linee di credito con prestiti ad hoc per le esigenze della filiera turistica adriatica. Varata anche la cambiale agraria straordinaria per il settore primario e la donazione di diecimila mascherine e 1550 tute alla Croce Rossa.
«Abbiamo varato questo primo pacchetto di aiuti in anticipo al decreto del governo, l'abbiamo accompagnato e l'allargato, adattandolo al territorio - sottolinea il direttore generale Carlo Piana -. La cambiale agricola ci è stata chiesta da tutte le associazioni agricole dopo che si è diffusa la paura immotivata sul prodotto italiano è venuta a mancare alle imprese la liquidità, noi la forniamo. Le moratorie di questi tempi sono un atto quasi dovuto, ma alle imprese serve liquidità, il denaro non gira. Per questo aiutiamo anche le imprese turistiche».
EXPORT
E sull'export, altro fronte critico di questi tempi, il direttore generale ricorda che la banca di Pordenone fa parte di un gruppo internazionale: «Essere presenti in 50 Paesi ci permette di accompagnare le aziende negli incassi».
Il direttore poi ricorda che «il valore dell'azione FriulAdria «è stabile a 29,4 euro per una capitalizzazione della banca di oltre 700 milioni, ci sono compratori e il mercato telematico è assolutamente trasparente». Sofferenze, tema che prossimamente rischia di essere delicatissimo? «Le sofferenze nette sono al 2,3% degli impieghi, tra le più basse. I nostri clienti nel 2019 erano robusti, speriamo che possano superare questa febbre da cavallo», avverte Piana. Oggi FriulAdria affronta la crisi da virus senza farsi illusioni ma con una trincea solida. «La nostra rete ha dato prova di grandissima responsabilità tenendo aperti tutti i nostri punti vendita, solo negli ultimi cinque giorni abbiamo deciso chiudere le agenzie più piccole, quelle sotto le 3-4 persone, una quarantina - dice il Dg -. Nelle altre chiudiamo solo nel pomeriggio e abbiamo rafforzato il numero verde».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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