Franco: «Riduzione soft del debito per evitare il ritorno in recessione»

Mercoledì 10 Novembre 2021
IL VERTICE
BRUXELLES L'Europa che si prepara alla revisione il Patto di stabilità dovrà guardare «alla riduzione del debito» ma senza correre il rischio «di portare i Paesi alla recessione». Il ministro dell'Economia Daniele Franco ha avvertito ieri i suoi colleghi che la governance economica post-pandemia deve avere «regole che assicurino la sostenibilità delle finanze pubbliche e che permettano ai Paesi di avere margini per affrontare shock congiunturali». Franco ha spiegato la posizione dell'Italia al termine dell'Ecofin durante il quale i ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Ue si sono per la prima volta confrontati su obiettivi e termini della riforma della disciplina fiscale comunitaria, con il prevedibile ritorno dei falchi contrari ad allentare le maglie del rigore nei confronti dei Paesi altamente indebitati. Le parole del responsabile del Mef hanno frenato la carica dei frugali, capeggiati dall'Austria: «Tutti pensiamo che il debito vada ridotto, il punto è a quale ritmo. Se si porta il Paese alla recessione non sono contenti i cittadini e non lo è il Paese», ha spiegato.
BANCHE E REGOLE
Il titolare di via XX settembre ha toccato anche i principali dossier italiani sul tavolo delle istituzioni europee: dalle nuove regole per le banche con il pacchetto Basilea3 al dialogo su Monte dei Paschi («L'interlocuzione in corso con la Commissione» sui tempi della proroga oltre il 31 dicembre, «contiamo sia positiva»), fino all'attuazione del Pnrr («puntiamo a centrare i rimanenti 23 obiettivi su 51 entro l'anno»).
Secondo Daniele Franco, bene «in generale» la proposta di Bruxelles di recepire gli accordi di Basilea3, «usando una certa flessibilità consentita dal quadro», ma l'introduzione delle nuove regole sui criteri prudenziali e la sorveglianza bancaria richiede comunque «un'attenta valutazione».
Il pacchetto di aggiornamento delle regole sull'adeguatezza patrimoniale delle banche che Bruxelles ha da poco presentato vuole adeguare l'Unione europea a un «accordo che stabilisce un quadro flessibile ancora solido e proporzionato» e al tempo stesso «evitare un grande aumento dei requisiti di capitale», ha osservato Franco durante la sessione pubblica della riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze dei Ventisette. «L'attenzione posta alle specificità» del settore bancario europeo «va nella direzione giusta per assicurare un'adeguata implementazione», anche se le modifiche proposte dalla Commissione sono «molto dettagliate» e «vanno oltre la mera attuazione di Basilea III». Il che «richiede un'attenta valutazione», ha aggiunto il responsabile dell'Economia, che ha espresso in particolare «alcuni dubbi sul trattamento prudenziale degli investimenti strategici su titoli azionari di lungo termine». Gli accordi, negoziati nel 2017 dall'Unione e dai Paesi del G20 nel comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, hanno come obiettivo quello di rendere le banche più resistenti agli shock dopo la crisi finanziaria, fissando dei paletti per ridurre l'esposizione degli istituti di credito e metterne al sicuro la solidità patrimoniale.
IL MES
Infine il ministro Franco è intervenuto anche sulla ratifica della riforma del Trattato del Meccanismo europeo di stabilità. «Sul Mes dichiara siamo impegnati affinché la ratifica abbia luogo nei tempi programmati». L'accordo prevede che l'entrata in vigore sia il 1 gennaio 2022.
Gab.Ros.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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