Forno d'Asolo cammina da solo

Sabato 14 Ottobre 2017
Forno d'Asolo cammina da solo
LA SEDE
TREVISO Il grande arco di metallo riflettente si proietta dalla facciata rimandando, in un gioco di specchi con la superficie d'acqua alla base, le immagini dei prospicienti colli asolani. Come l'elemento simbolo della sua rinnovata sede di Maser, anche Forno d'Asolo guarda avanti. A conquistare i mercati internazionali e, un domani forse, anche a lanciare una propria catena di caffetterie e negozi. L'azienda trevigiana è leader nella produzione di prodotti da forno, dolci e salati, e pasticceria surgelati, che commercializza con il marchio omonimo e come Donatella, ditta jesolana acquisita di recente.
FATTURATO
Fondata dalla famiglia Gallina, dal 2014 la maggioranza del capitale è detenuta da 21 Investimenti, il fondo creato da Alessandro Benetton. Da allora, Il fatturato è passato da 73 a 125 milioni e i dipendenti da 130 a 285, con 23 milioni di euro investiti. L'impresa sforna 170mila croissant all'anno, grazie a 11 linee produttive, e con una rete di 22 piattaforme distributive e 410 agenti serve 40mila punti vendita in Italia ed è presente in una cinquantina di paesi. «Il comparto ha grandi potenzialità. Possiamo ambire a mantenere gli stessi tassi di crescita», sottolinea Benetton. Per farlo, una strategia è accrescere la quota di export, oggi minoritaria. Ma in futuro, dagli attuali clienti business, l'azienda potrebbe puntare anche al consumatore finale, con propri punti vendita diretti.
Di certo 21 Investimenti, non ha fretta di uscire per monetizzare: «Se ci saranno occasioni, le valuteremo, ma sempre con l'obiettivo di una crescita dell'azienda», conferma Benetton, rivelando che in Veneto, prima di altre operazioni il fondo vuole concentrarsi anche sullo sviluppo delle scarpe Philippe Model. «È vero, c'è meno finanza di tipo bancario, ma più cultura da parte del mondo imprenditoriale argomenta l'imprenditore trevigiano -. In molti si sono resi conto che il private equity non è solo violento, temporaneo e speculativo, ma può portare qualcosa. Speriamo di aver contribuito anche noi». Un esempio? Il progetto della nuova FdA Academy: una struttura per la formazione di collaboratori e clienti, ma anche e soprattutto di giovani professionisti di bar, caffetterie e pasticcerie.
IL MASTER
Allo scopo, come ricorda l'amministratore delegato Alessandro Angelon, Forno d'Asolo ha stretto un accordo con il consorzio dei 20 istituti alberghieri del Veneto e avviato un Master professione barista rivolto ad un centinaio all'anno tra diplomandi e diplomati dai 18 ai 25 anni. Scelta controcorrente rispetto alle consuetudini dei fondi («Ma io sono convinto che alla fine ripaghi», chiosa Benetton). E per questo apprezzata anche da Luca Zaia, ospite d'onore alla presentazione dell'iniziativa e del restyling firmato dall'architetto Domenico Luciani. Non a caso, il governatore ha ribadito di considerare Alessandro Benetton «un imprenditore di prima generazione che ce l'ha fatta. In Veneto abbiamo 600mila imprese: c'è chi arriva con l'obiettivo di spremerle e gettarle, ma c'è anche chi crede in innovazione, identità, cura del prodotto».
Mattia Zanardo

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