ENEL E LUXOTTICA
TRA LE 20 MIGLIORI
PER CUI LAVORARE
Enel entra nella top

Sabato 21 Ottobre 2017
ENEL E LUXOTTICA
TRA LE 20 MIGLIORI
PER CUI LAVORARE
Enel entra nella top 20 della World's Best Employers List 2017 di Forbes Magazine, piazzandosi al 19esimo posto e appena davanti a Luxottica nella classifica delle migliori società per cui lavorare e che vede al primo posto l'americana Alphabet. La classifica di Forbes, redatta annualmente, si basa su un sondaggio effettuato su 36mila opinion leader globali che definiscono la lista dei 500 migliori datori di lavoro del mondo. Scorrendo la classifica dei 500 migliori datori di lavoro del mondo di Forbes, si trovano anche altre aziende italiane tra cui Ferrari al 24esimo posto, Mediobanca al 27esimo, Prada al 52esimo, Bper Banca al 93esimo, quindi Banca Popolare di Sondrio alla posizione 121, Banco Bpm alla posizione 159, Terna alla posizione 204, Unicredit alla posizione 232, Cattolica Assicurazioni alla 234, Generali alla 237, Atlantia alla 243, Intesa Sanpaolo alla posizione 245.
CREDIVENETO
EX SOCI SCRIVONO
A RENZI E ZAIA
(m.ros.) Renzi contro Visco? Applausi dagli ex soci del Crediveneto che, prima del segretario del Pd, hanno contestato anche con un ricorso al Tar del Lazio l'operato di Banca d'Italia. Lo scrivono in una lettera inviata ieri all'ex presidente del Consiglio, e girata al governatore del Veneto, Luca Zaia, i tre portavoce del Comitato che riunisce circa 500 dei 9 mila soci dell'ex Bcc, commissariata e messa in liquidazione coatta il 7 maggio dello scorso anno, il giorno prima dell'assemblea dei soci, dal ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, su relazione della Banca d'Italia. Francesco Salvatore, avvocato tributarista ed ex presidente della Cra di San Pietro di Legnago (Verona); Terenzio Zanini, ex-sindaco di Urbana nel Padovano ; e l'architetto di Montagnana (Padova), Lino De Battisti, hanno scritto a Renzi e Zaia, per sapere «che fine hanno fatto i 19 milioni del capitale sociale dell'istituto». «Ora anche Renzi si è accorto che nell'attività di sorveglianza di Banca d'Italia c'è qualcosa che non va, per questo gli abbiamo scritto per fargli presente che ci sono 9mila cittadini che, a causa di proposte della banca centrale non condivise né condivisibili, non hanno più saputo nulla del capitale sociale di Crediveneto. La Commissione d'inchiesta sulle banche venete si occupi anche del caso Crediveneto», avverte Salvatore.

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