Crac bancari, pronta una nuova commissione

Giovedì 25 Ottobre 2018
RISPARMIO TRADITO
VENEZIA Mentre la commissione d'inchiesta regionale del Veneto si avvia a concludere la relazione sul crac di Popolare Vicenza e Veneto Banca, a Roma si punta a varare una nuova bicamerale d'inchiesta sulla gestione delle crisi bancarie e sulle garanzie a tutela dei risparmiatori. Il disegno di legge potrebbe approdare in aula al Senato già martedì prossimo. «L'importante è arrivare a un percorso il più possibile condiviso», ha riferito il presidente della Commissione, Alberto Bagnai. Il primo nodo da sciogliere sarà quello della durata della commissione d'inchiesta: le opposizioni propongono tre anni rispetto al testo M5S che prevede tutta la legislatura. «Porre dei limiti potrebbe essere inopportuno - ha avvertito il senatore leghista - la Commissione ragiona sul passato ma dobbiamo creare degli strumenti che servano da supporto alla attività normativa».
Nei prossimi giorni entrerà nel vivo anche l'esame della legge di Bilancio 2019 che stanzia 1,575 miliardi per il ristoro dei risparmiatori truffati.
SOCI CREDIVENETO TUTELATI
«L'intervento potrebbe articolarsi sui 3 - 5 anni, con ristoro del 30% e tetto di 100.000 euro - afferma Franco Conte, presidente Codacons Veneto, che ha scritto una lettera ai parlamentari e ai presidenti di Camera e Senato -. Tenuto conto che i due/terzi degli interessati sono ultra 65enni, il tempo stringe. Per questo l'intervento deve partire con sollecitudine quanto prima procedendo al pagamento del danno ingiusto sino alla concorrenza di 40.000. Il nostro percorso consentirebbe, nel perimetro della capienza del capitolo relativo pari a 1.974.205.000 a fine 2019, di saldare totalmente 100.000 azionisti con importi minori». Patrizio Miatello, presidente dell'associazione Ezzelino III da Onara, assicura che «anche tutti i risparmiatori di banca Crediveneto sono già inseriti nella legge 27 dicembre 2017, che mette a disposizione 25 milioni per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 per i ristori».
Consumatori Attivi invece fa il punto del processo Popolare Vicenza.
TEMPI STRETTI
«Un centinaio di risparmiatori rovinati dal crac potrebbero costituirsi parte civile entro la prima udienza del 1 dicembre 2018 - annuncia l'avvocato Barbara Puschiasis che organizza un incontro a Udine il 29 ottobre - solo in Friuli Venezia Giulia i soci danneggiati sono 12.500 per circa un miliardo di risparmi andati in fumo. Non possiamo non nascondere come le possibilità di riuscire a ottenere un risarcimento attraverso tale procedura siano ardue, sia per possibili prescrizioni, sia per l'incapienza economica dei responsabili. È però evidente come una massiva presentazione di costituzioni di parte civile assuma una chiara valenza di pressione anche al raggiungimento di altri obiettivi come l'ottenimento di un Fondo di ristoro. Tutte le costituzioni dovranno essere presentate il primo dicembre». Il 27 ottobre invece si riunirà a Cornuda (Treviso) il coordinamento Don Torta molto critica col gruppo Uniti per il fondo. Anche l'associazione Codici vuole essere della partita ed è pronta alla battaglia anche nei confronti della Consob. «Le faremo causa per omissione di vigilanza negli aumenti di capitale», annuncia il segretario nazionale Ivano Giacomelli.
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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