Cattolica sale all'1% di Ubi ed entra nel patto anti Intesa

Giovedì 27 Febbraio 2020
Cattolica sale all'1% di Ubi ed entra nel patto anti Intesa
FINANZA
VENEZIA Cattolica Assicurazioni si schiera, aderisce al Car, il Comitato azionisti di riferimento di Ubi banca, e incrementa la sua quota portandosi all'1,01% della banca lombarda facendo salire la quota del patto al 18,7%. La mossa arriva a pochi giorni dal lancio dell'offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo sulla banca.
L'investimento di Cattolica Assicurazioni, che da tempo possedeva lo 0,5% di Ubi Banca e con la banca ha stretto un'alleanza operativa con la compagnia Lombarda Vita, arriva dopo il giudizio molto negativo dei pattisti del Car sull'offerta di Intesa SanPaolo, definita «ostile e irricevibile». Nei giorni scorsi, si era saputo che era iniziata la ricerca di uno o più investitori istituzionali in grado di aiutare i soci storici a costruire una barriera difensiva contro l'Ops, vincolata al raggiungimento del 67% di adesioni nel capitale della banca. L'unico rischio, ora, è avvicinarsi alla soglia dell'Opa, il 25% del capitale.
Gli acquisti di Cattolica sono stati fatti «sul mercato» nel corso delle ultime due settimane, riferisce la compagnia veronese. «Il Comitato di Presidenza del Car - si legge in una nota - ha espresso particolare soddisfazione per la decisione di Cattolica Assicurazione». La mossa di Cattolica è anche legata al fatto che Ubi è un partner industriale della compagnia, con cui ha in essere un accordo di bancassicurazione che scadrà alla fine di quest'anno.
Nell'azionariato di Ubi si sta coagulando un nocciolo di azionisti storici, fondazioni e grandi famiglie imprenditoriali che sta cercando di difendere l'autonomia della banca, destinata a scomparire all'interno di Intesa in caso di successo dell'Ops, o, quantomeno, a vendere cara la pelle spuntando una revisione del prezzo dell'offerta di Intesa. Oltre al Car, ha detto no all'offerta il Patto dei Mille (1,6% del capitale) mentre il Sindacato azionisti Ubi Banca (8,4%) è stato costretto a rinviare la sua decisione a causa dell'emergenza Coronavirus.
Carlo Messina, ceo di Cà de Sass, ha escluso categoricamente la possibilità di un miglioramento del concambio. La Borsa ci scommette timidamente, valutando le azioni Ubi (+ 1,82% a 3,972 euro) con un premio del 6,7% rispetto al controvalore dell'offerta in azioni Intesa (+ 2,19% a 2,38 euro).
Se Intermonte ha consigliato di non aderire, considerando Ubi sottovalutata, ieri Exane ha promosso l'offerta in quanto assicura agli azionisti di Ubi un premio del 24% sul valore del titolo ante-offerta. Fondazione Banca del Monte di Lombardia, parte del Car e socia Cattolica, invece è andata all'attacco dell'Ops: «Può provocare gravissimi effetti socio-economici all'area di Milano-Pavia, sia sul piano della concentrazione bancaria che, come noto, non favorisce il tessuto socio-economico» sia su quello «della tutela dei tanti dipendenti e delle loro famiglie». Gli esuberi annunciati sarebbero infatti 5.000. Da qui l'auspicio che Cà de Sass «possa riconsiderare la propria iniziativa» coerentemente «alla storia della prima banca italiana» che ha tra i suoi «principali azionisti», delle fondazioni.
ASSEMBLEA
L'assemblea straordinaria di Cattolica che doveva svolgersi il 7 marzo è stata rinviata al 25 aprile per il Coronavirus ma la battaglia tra i soci dissenzienti e il vertice attuale continua. I proxy advisor Glass Lewis e Iss, principali consulenti dei fondi nelle votazioni delle assemblee delle società quotate, consigliano i loro clienti di bocciare la proposta di revisione dello statuto, ritenendo che non tutte le modifiche della governance avanzate - in particolare quelle sull'introduzione di limiti di età e di mandato per i consiglieri - siano nell'interesse dei soci. A proporre l'introduzione di alcune «regole di buon governo» sono stati Francesco Brioschi, Massimiliano Cagliero, Giuseppe Lovati Cottini e Luigi Frascino, critici verso la gestione del presidente Paolo Bedoni - che in caso di approvazione della riforma dovrebbe lasciare il board - anche per il siluramento dell'ex ceo Alberto Minali.
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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