Bce, tassi bassi a lungo e avanti tutta sugli acquisti

Venerdì 23 Luglio 2021
LE SCELTE
BRUXELLES La Bce non tocca i tassi, lascia inalterati dotazione e ritmo sostenuto degli acquisti di titoli del debito del Pepp, il bazooka pandemico, e del Quantitative easing. L'Eurotower intende essere paziente: «Nessuno di noi vuole una prematura stretta» della politica monetaria», ha detto ieri la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del consiglio direttivo. Un passaggio che ha richiesto, ieri, un aggiornamento della forward guidance, le indicazioni prospettiche sulle future mosse Bce, arrivato due settimane dopo l'adozione di un nuovo obiettivo di inflazione.
LA ROTTA
Confermate le aspettative della vigilia: il tasso principale rimane fermo a zero, quello sui depositi a -0,5% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%; 20 miliardi al mese gli acquisti del Quantitative easing, mentre quelli del Pepp continueranno, come previsto, fino a marzo 2022 (o comunque finché la crisi pandemica lo renderà necessario) con una dotazione di 1.850 miliardi di euro e un ritmo più sostenuto rispetto all'inizio dell'anno. La decisione di lasciare i tassi invariati «non è stata unanime» ma è stata approvata a larghissima maggioranza. Il clima di scontro rimane sullo sfondo, mentre la diffusione della variante Delta preoccupa anche se «per la prima volta dallo scoppio della pandemia osserviamo che le imprese stanno tornando a chiedere credito per fare investimenti», ha ricordato Lagarde.
Gabriele Rosana
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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