Banca Finint diversifica e punta anche sui grandi patrimoni privati

Martedì 11 Maggio 2021
FINANZA
TREVISO Diversificare il business per accelerare ulteriormente la crescita. Banca Finint guarda già oltre la crisi Covid e rilancia: la banca d'affari con sede a Conegliano ha presentato un piano strategico al 2023 con consistenti obiettivi di miglioramento in tutte le voci, a partire da un incremento dell'85% dell'utile ante imposte. Ma anche con un ampliamento dei propri addetti di quasi un terzo nell'arco del triennio rispetto all'organico attuale. Due le linee guida indicate per raggiungere i traguardi prefissati: da un lato, consolidare l'attività fondante della società, ovvero le operazioni finanziarie rivolte al comparto corporate e di investimento e l'asset management (cioè la gestione di risorse). Dall'altro, però, la realtà trevigiana si propone anche di esplorare nuovi ambiti di sviluppo, in particolare la gestione dei grandi patrimoni privati (la fascia prioritaria individuata è quella da 10 milioni in su, facendo leva sul bagaglio di relazioni intrattenute con le famiglie imprenditoriali del Nordest) e il filone legato all'acquisto, alla valorizzazione e alla gestione del crediti deteriorati.
TRAVERDSALE
Trasversale alle varie aree, sarà poi un percorso incentrato sulla finanza sostenibile, anche attraverso iniziative e prodotti di investimento specifici. «Il nuovo piano strategico triennale fonda le sue basi sugli ottimi risultati raggiunti negli esercizi precedenti - commenta il presidente Enrico Marchi e prevede obiettivi di crescita ambiziosi per il nostro gruppo bancario all'interno di un contesto di mercato particolarmente sfidante segnato dalle conseguenze economiche causate dalla pandemia da Covid-19, e di un sistema bancario in continua evoluzione, che rende necessario individuare modelli di business resilienti e che permettano di essere competitivi sul mercato in modo sempre più efficiente ed efficace. Il nuovo piano conferma il ruolo di Banca Finint come banca impegnata nel sostegno all'economia reale e al tessuto imprenditoriale italiano attraverso proposte e soluzioni d'avanguardia capaci di adattarsi ai contesti mutevoli del mercato, in linea con lo spirito pionieristico e la capacità di innovazione che ha sempre caratterizzato il dna del nostro gruppo». Grazie a queste strategie d'intervento, secondo le previsioni, il margine di intermediazione passerà da 54,6 milioni di euro del 2020 a 81,5 milioni nel 2023, le commissioni nette da 48,1 a 69,7 milioni di euro (continuando a rappresentare oltre l'85% dei ricavi complessivi), il risultato prima delle imposte salirà a 34,8 milioni a fronte dei 18,8 milioni dell'ultimo bilancio (più 85%). L'utile netto è previsto in crescita fino a 23,8 milioni di euro, mentre il Cet1 Capital Ratio si mantiene stabile in arco piano al 13,5-13,6%. Per Finint Sgr, in particolare, è stimato un incremento dell'Ebitda da 4,1 a 7,5 milioni, così come le masse gestite cresceranno dai 2,7 attuali a 3,5 miliardi di euro (più 29,6%), Il piano mette in campo anche un rinnovato rafforzamento dei processi organizzativi interni in ottica lean e soprattutto contempla un potenziamento delle risorse umane: tra quest'anno e il 2023 sono infatti previste circa 120 nuove assunzioni, che si aggiungeranno agli oltre 350 dipendenti oggi al lavoro tra il quartier generale nella Marca e gli uffici di Milano, Trento e Roma. «Con questo piano - ribadisce l'amministratore delegato Fabio Innocenzi - con cui vogliamo disegnare un'offerta sempre più completa e trasversale per i nostri clienti, puntiamo ad accelerare la crescita di Banca Finint negli ambiti core, e porre le basi per un percorso propedeutico all'ingresso sul mercato dei capitali nei prossimi anni, che può rappresentare un'ulteriore occasione di crescita per il gruppo».
M.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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