Balzo di Astm (+27%) in Piazza Affari sulle ali dell'Opa targata Gavio-Ardian

Martedì 23 Febbraio 2021
L'OFFERTA
MILANO Astm fa il botto in Piazza Affari dopo l'Opa di Gavio e Ardian a 25,6 euro per azione per ritirarla dal listino, con un balzo del 27,63% a 25,68 euro. Gli azionisti dell'Autostrada Torino Milano hanno lanciato la loro offerta pubblica di acquisto sul 47,638% del capitale non ancora posseduto da Naf 2 quasi in contemporanea con l'offerta di Cdp e dei fondi Blackstone e Macquarie su Aspi. A dispetto del nome, Astm è un gruppo infrastrutturale, che spazia da una rete autostradale di quasi 4.600 Km nel mondo, di cui oltre 1.400 in Italia fino alle costruzioni, alle concessioni e all'impiantistica e la decisione di Nuova Aurelia Finanziaria 2, controllata al 60% dal gruppo Gavio e al 40% da Ardian tramite il fondo Mercure risponde alla necessità di avere le mani libere in vista del prossimo riassetto del settore autostradale in Italia. L'offerta ha avuto un successo indiscusso in Piazza Affari, con scambi fiume per 3,86 milioni di pezzi passati di mano, pari a oltre 28 volte la media giornaliera mensile a al 2,74% del capitale. Il premio riconosciuto pari al 28,8% rispetto al prezzo di venerdì scorso e del 36,3% sulla media ponderata degli ultimi 6 mesi è in linea con il prezzo obiettivo indicato dagli analisti finanziari. In caso di adesione totalitaria l'esborso sarà di oltre 1,71 miliardi di euro.
LA VALUTAZIONE
Una valorizzazione che a detta di Jonathan Amouyal, del fondo Tci, secondo azionista di Atlantia, si applica a pennello anche per Aspi, il cui 88% è stato valutato dagli attuali azionisti tra gli 11 e i 12 miliardi di euro. Il cerchio finanziario si chiude, ma il quadro industriale è ancora tutto da disegnare perché, come afferma lo stesso Amouyal, «c'è fame di investimenti in infrastrutture in Italia». Così non stupisce che il balzo di Astm in Borsa, superiore di qualche centesimo al prezzo dell'Opa, potrebbe ancora proseguire secondo commenti raccolti nelle sale operative. «Il patrimonio dell'azienda può esprimere un valore superiore - spiega un responsabile - tanto che le azioni nel luglio del 2019 valevano 31,26 euro». Dunque «è un'offerta generosa rispetto all'andamento più recente del titolo, ma non certo premiante rispetto al suo andamento storico anche recente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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