Atlantia, effetto ponte: cedole rinviate

Sabato 10 Novembre 2018
Atlantia, effetto ponte: cedole rinviate
INFRASTRUTTURE
ROMA Il crollo del Ponte di Genova pesa per 350 milioni sui conti di Atlantia. Il gruppo ha chiuso infatti i primi 9 mesi dell'anno con un utile di 733 milioni di euro, in riduzione del 15% per l'effetto - si legge nella nota diffusa al termine del cda - dell'appostamento di circa 350 milioni di euro quale stima preliminare degli oneri direttamente collegati al crollo di una sezione del Viadotto Polcevera a Genova.
I RISULTATI
Nei primi 9 mesi il Margine operativo lordo (Ebitda) di Atlantia è pari a 2,913 miliardi (in aumento del 3%, +4% su base omogenea). L'Ebit è pari a 1,654 mld (-13%). I ricavi operativi sono pari a 4,625 miliardi (+2%): in particolare, i ricavi da pedaggio crescono dell'1% a 3,229 miliardi; i ricavi per servizi aeronautici segnano un +5% a 637 milioni di euro. Il Cash flow Operativo è pari a 2,103 miliardi, in aumento dell'8% (+7% su base omogenea). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 ammonta a 9,907 miliardi, in aumento di 411 milioni rispetto al saldo 31 dicembre 2017, per effetto - precisa la nota - essenzialmente dell'acquisto del 15,49% del capitale di Getlink per un importo di 1.056 milioni di euro.
È però evidente che l'attenzione prevalente di Atlantia è riversata sulle vicende legate al ponte di Genova «nel convincimento - dice la nota del gruppo - che Autostrade per l'Italia abbia adempiuto ai propri obblighi concessori». Ciononostante, «nelle more degli esiti dell'accertamento delle cause del crollo di una sezione del Viadotto Polcevera, Atlantia ha predisposto la situazione contabile consolidata al 30 settembre 2018 includendo le stime preliminari di Autostrade per l'Italia degli oneri direttamente collegati al crollo, impregiudicato ogni accertamento sulle responsabilità, spiega la nota, precisando che le stime sono «relative ai costi di demolizione e ripristino del viadotto, con connessi oneri per espropri e indennizzi e contributi a persone ed aziende/attività produttive direttamente colpite dal crollo, nonché ai risarcimenti agli eredi delle vittime e ai feriti».
PRUDENZA
La stima di 350 milioni circa non tiene conto «per motivi prudenziali dei rimborsi assicurativi», precisa Atlantia, che evidenzia come «Autostrade per l'Italia, ha avviato in via volontaria le procedure finalizzate al risarcimento dei familiari delle vittime e sta facendo fronte anche alle esigenze economiche di commercianti, artigiani e imprenditori direttamente colpiti dal crollo del viadotto, pur in presenza di una contestazione da parte della Compagnia di Assicurazione sulla presa in carico del sinistro con riguardo alla polizza di responsabilità civile verso terzi, che viceversa si ritiene operante».
Peraltro, «la gestione operativa del Gruppo in Italia e all'estero evidenzia nei primi nove mesi del 2018 un andamento positivo che consente di prevedere una crescita del margine operativo lordo che beneficerà anche del consolidamento integrale del gruppo Abertis negli ultimi 2 mesi dell'esercizio. L'indebitamento finanziario netto consolidato a fine 2018 risentirà sia dell'acquisizione e del consolidamento del gruppo Abertis, che dell'investimento in Hochtief».
Il Cda di Atlantia, «in considerazione del contesto generale attuale, nonché alla decisione assunta dal cda di Autostrade per l'Italia di non distribuire alcun acconto sui dividendi, ha valutato di non procedere alla distribuzione dell'acconto sulle cedole per il 2018 abitualmente messo in pagamento a novembre». La distribuzione del dividendo di Atlantia sarà quindi in un'unica soluzione a maggio 2019.
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Ultimo aggiornamento: 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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