Aspi-Cdp, nuova proroga al 15 dicembre ma i tempi sono destinati ad allungarsi

Giovedì 3 Dicembre 2020
LA LETTERA
MILANO Atlantia dà tempo al consorzio Cdp, Blackstone, Macquarie sino a metà dicembre per formulare un'offerta vincolante su Aspi. Ma anche questo rinvio è destinato a cadere nel vuoto. Ieri il cda si è aggiornato di due settimane per esaminare l'eventuale proposta che dovesse pervenire dai tre investitori o da altri e in alternativa convocare un'assemblea straordinaria da tenersi entro il 15 gennaio per deliberare sulla scissione parziale e proporzionale in favore della società beneficiaria Autostrade Concessioni e Costruzioni spa.
Quarto rinvio quindi della lunga telenovela sul riassetto della concessionaria. Il board di Atlantia ha preso atto che la lettera pervenuta nella serata del 30 dal consorzio Cdp e fondi (Macquarie e Blackstone) restano impegnati per lavorare il più velocemente possibile sul dossier Aspi, sul quale tuttavia restano estremamente cauti e con molti punti di attenzione da chiarire, in sede di due diligence, per arrivare a un'eventuale offerta vincolante. È in sintesi, il senso delle tre pagine della missiva firmata da Pierpaolo Di Stefano (Cdp Equity), Jonathan Kelly (Blackstone) e gli avvocati John Bruen e Jiri Zrust (Macquarie) con cui hanno fornito un update sullo status quo dell'operazione, «Riteniamo che un'estensione di trattativa che ci permetta di chiarire in modo appropriato le nostre richieste e gli open points sarebbe raccomandabile per tutte le parti interessate».
IL VERTICE
Giovedì e venerdì scorso, nel corso di due riunione tecniche, gli uomini di Aspi hanno fornito alle controparti e advisor tutti i chiarimenti e le specifiche necessarie sullo stato della rete e su investimenti e manutenzioni del Pef che equivalgono a Capex (investimenti) e Opex (manutenzioni), nonchè il fatto che il Piano economico e finanziario non abbia ancora ricevuto una formalizzazione definitiva. Negli ultimi giorni, è stata caricata in data room una quantità rilevante di informazioni ancora da approfondire. Il Cipe dovrebbe riunirsi entro metà dicembre per avviare l'analisi del Pef che poi dovrà essere vagliato dalla Corte dei Conti e tornare di nuovo al Mit e Mef per l'ok definitivo con un decreto. Tempi lunghi ancora.
In particolare nella due diligence prettamente tecnica ci sarebbero ancora diversi punti di attenzione da approfondire, che vengono considerati chiave per formulare una valutazione della società e dunque una possibile offerta. In ogni caso, Cdp sottolinea che in termini di prossimi «step» si conferma l'obiettivo di analizzare congiuntamente ai partner i punti rimasti in sospeso, che al momento rendono l'analisi più difficoltosa e sui quali servono chiarimenti. «Per quanto riguarda i prossimi passaggi vogliamo confermare che il nostro intento è continuare a portare avanti e completare la nostra due diligence e fornirvi una visione aggiornata della situazione sul valore il più velocemente possibile».
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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