Alitalia, asset allo Stato per versare gli stipendi

Giovedì 25 Febbraio 2021
IL SALVATAGGIO
ROMA Lo schema lo stanno mettendo a punto al Tesoro. In stretto contatto con il Mise e il Mit. Per poi passare il tutto al vaglio di Bruxelles ed evitare, almeno questo è l'auspicio, bocciature indesiderate. L'ultimo testo elaborato dai tecnici prevede che l'Alitalia in amministrazione straordinaria ceda direttamente al ministero dell'Economia, azionista unico della compagnia, gli asset della parte volo (piloti, hostess, aerei, slot, licenza di volo), ripagando così almeno in parte quanto anticipato dallo Stato sul fronte dei prestiti-ponte (1,2 miliardi). A sua volta il Tesoro trasferirà il ramo aviation a Ita, consentendo così il decollo del nuovo vettore già nel mese di aprile. Il piano del Tesoro, apparentemente semplice, ha dei profili giuridici assai complessi e aggira i paletti del bando di gara europeo che la commissione Ue aveva raccomandato. Di fatto però, essendo Alitalia interamente controllata dallo Stato, il passaggio di uno o più rami aziendali al Tesoro, non viola le norme sugli aiuti pubblici. Più difficile semmai il secondo passaggio. Da un lato al Tesoro spingono per una vendita diretta dell'aviation ad Ita, dall'altra c'è chi consiglia una procedura aperta al mercato, che farebbe però perdere altro tempo. Complicando una situazione già drammatica: a rischio ci sono gli stipendi di oltre 11mila dipendenti e la sorte stessa della compagnia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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