Aeroporti Verona e Brescia, soci pubblici in maggioranza

Sabato 17 Aprile 2021
AUMENTI CAPITALE
VERONA La chiave di volta sul futuro degli aeroporti Catullo di Verona e D'Annunzio di Brescia, legati a filo doppio da un'unica concessione di volo, sta sì nell'aumento di capitale da 30-35milioni ma soprattutto nell'operazione a cui stanno lavorando da mesi i soci pubblici, con primo attore il presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello: allargare il patto di sindacato per legare le mani al socio privato Save (che detiene il 41,8% e controlla gli scali di Venezia e Treviso), facendo entrare Provincia di Bolzano (in Catullo spa col 3,6%) e soprattutto Provincia di Brescia (2%). A cui poi aggiungere soci minori. Questo porterebbe il nuovo patto di sindacato tra i soci pubblici al 53% dal 47% che aveva l'Aerogest, la società sciolta nell'assemblea di giovedì sera della Catullo spa proprio per permettere ai soci pubblici di partecipare all'aumento di capitale che si dovrà approvare in un'assemblea straordinaria che il cda della Catullo Spa indirà nei prossimi mesi. Una ricapitalizzazione che verrà definita dopo l'approvazione, il 23 aprile, del bilancio 2020.
VERONAFIERE
Una partita che a Verona, politicamente ed economicamente, fa il paio con quella che si sta giocando su VeronaFiere, dove sempre giovedì l'assemblea dei soci ha deliberato un aumento di capitale da 30 milioni. Quali soci decideranno di impegnarsi? Cariverona, che in Fiera è il secondo socio col 24% dopo il Comune di Verona (39%, dovrebbe mettere 12 milioni), ha ribadito per bocca del suo presidente Alessandro Mazzucco: «La Fondazione farà la sua parte sia sul Catullo (è presente col 2,8%, ndr) dove siamo pronti ad acquisire eventuali quote da Save, sia su VeronaFiere, dove però chiediamo da tempo un passaggio chiaro di discontinuità con l'attuale magement». Sul Catullo, invece, a chiedere di contare di più anche nei vertici della società sono i soci pubblici, mentre oggi è Save a scegliere l'Ad, Monica Scarpa. «Comune, Provincia, Camera di Commercio di Verona e Provincia autonoma di Trento hanno già detto che, in quota parte per 16 milioni, sottoscriveranno l'aumento di capitale - assicura Riello -. Con la Provincia di Bolzano e con Brescia stiamo parlando da mesi e sulle scelte importanti siamo sempre andati uniti. Penso che creare un Patto di sindacato ampio possa essere il passaggio per gestire al meglio il rilancio sia del Catullo, che deve partire dalla realizzazione della nuova aerostazione (progetto da 60 milioni, si punta sui fondi Ue), sia del D'Annunzio, dove va sviluppata l'attività cargo. Come tutti gli aeroporti, entrambi sono stati colpiti dalla crisi dei voli per la pandemia. Per questo siamo pronti all'aumento di capitale e intendiamo contare di più nella Catullo Spa».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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