Accordo storico al vertice del G7 tasse al 15% sulle grandi imprese

Domenica 6 Giugno 2021
Accordo storico al vertice del G7 tasse al 15% sulle grandi imprese
IL SUMMIT
LONDRA Un accordo «storico», stipulato tra i Paesi del G7 ieri a Londra, ha sancito il primo passo verso un nuovo sistema di tassazione globale, auspicato da anni dall'Ocse e oggetto di dibattiti e controversie da diversi anni. Il Gruppo dei Sette (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone) ha dato il suo sì unanime a un nuovo regime che si regge sui due pilastri indicati dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Il primo riguarda la ripartizione della tassazione per «le maggiori imprese globali che hanno margini di profitto di almeno il 10%», le quali dovranno riallocare e tassare parte dei loro utili nei Paesi in cui hanno effettuato delle vendite. Il secondo impone invece un'aliquota minima del 15% sui profitti di tutte le grandi corporation che ancora oggi, grazie al trasferimento della propria sede fiscale in determinati Paesi a bassa tassazione, riescono a pagare pochissimo o addirittura zero nonostante gli ingenti guadagni. Una proposta lanciata dal presidente Usa Biden che ha fatto breccia.
LE REAZIONI
«Saluto con grande soddisfazione l'accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto oggi a Londra dai ministri delle finanze del G7. È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini», ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Parole che fanno eco a quelle del presidente del Parlamento europeo David Sassoli: «Dobbiamo uscire dalla crisi causata dal Covid-19 con una maggiore uguaglianza. Questo accordo va nella giusta direzione»,«La ristrutturazione di un sistema di tassazione come questa si fa una volta in cento anni», ha detto Paolo Gentiloni, Commissario europeo all'economia, che ha definito quello di ieri «un passo straordinario» poiché fino a tre mesi fa «non c'erano intese tra i Paesi coinvolti».
Una ventata di ottimismo arrivata «grazie al cambio di passo dell'amministrazione americana di Joe Biden», ha aggiunto il ministro delle Finanze italiano Daniele Franco, e allo sforzo della segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen. «I ministri del G7 hanno preso un impegno senza precedenti ha dichiarato quest'ultima in un comunicato il limite minimo del 15% ridurrà finalmente la corsa al ribasso delle tassazioni».
Per il ministro del Governo Johnson Rishi Sunak si è trattato di un accordo volto a traghettare «il sistema fiscale globale nell'era digitale». E il collega francese Bruno Le Maire ha parlato di una decisione «di cui possiamo essere orgogliosi», all'altezza dell'importante momento storico che stiamo vivendo. Olaf Scholz, il ministro tedesco, l'ha definita un'«ottima notizia per la giustizia fiscale e la solidarietà, e una cattiva per tutti i paradisi fiscali sparsi nel mondo».
E sono proprio i Paesi con tassazioni inferiori al 15% ad esprimere il loro disappunto. La prima a farsi sentire è stata l'Irlanda, che rischia di «perdere 2 miliardi di euro», come ha precisato il ministro Paschal Donohoe. Lo stesso Donohoe nelle scorse settimane aveva rivendicato il diritto di paesi con possibilità economiche limitate dalle dimensioni, dalla scarsità di risorse e dalla posizione geografica, di offrire tassazioni vantaggiose. E Cipro si è detta pronta a mettere il veto.
Un risvolto che però Franco e Gentiloni non temono: «Quando un provvedimento viene sostenuto su scala globale da tutti i paesi del G20 difficilmente ci saranno dei Paesi che potranno non adeguarsi».
Nonostante la grande atmosfera di ottimismo, la strada, come ribadito da Franco, è ancora lunga e prima che questo progetto possa vedere la luce dovranno passare ancora alcuni anni. Il prossimo passo però è molto vicino: a Venezia il prossimo luglio questa proposta sarà sottoposta ai membri del G20, che potrebbero arrivare a un accordo entro la chiusura del vertice a ottobre. Intanto da Amazon a Google tutte le multinazionali, almeno a parole, promettono di adeguarsi.
Chiara Bruschi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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