Acc, primo via libera allo sblocco dei crediti

Venerdì 18 Giugno 2021
IL CASO
VENEZIA Acc, si muove la politica ai massimi livelli e il ministero dello Sviluppo firma il decreto per aprire le linee di credito con garanzia Sace.
L'annuncio è arrivato dal ministro per i rapporti col Parlamento Federico D'Incà, bellunese: «Il decreto per dare attuazione all'articolo 37 del decreto Sostegni è stato firmato dal Mise: ora manca il passaggio finale al Mef e poi la valutazione della Corte dei Conti e della Commissione Europea. Di conseguenza, lo stabilimento Acc di Mel potrà accedere alle linee di credito bancarie necessarie per proseguire la propria attività attraverso le garanzie di Sace. Sono convinto che il ministro Daniele Franco, che ha seguito con attenzione la stesura del decreto Sostegni saprà terminare in pochi giorni l'iter attuativo dell'articolo 37 che, ad oggi, presenta una copertura di 400 milioni di euro. Si tratta di importanti risorse in grado di rilanciare le tante aziende del nostro Paese in amministrazione straordinaria, come nel caso dello stabilimento Acc di Mel. Mi auguro che, grazie le nuove linee di credito coperte dalle garanzie Sace, questo lungo percorso di salvezza possa finalmente concludersi nei migliori dei modi per i dipendenti e per l'intero territorio che ha sempre creduto in questa realtà».
In mattina era stato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a dare un messaggio di forte ottimismo anticipando il via libera del Mise all'azienda che produce compressori per frigoriferi: «Se tutto andrà per il verso giusto, penso che a breve ci saranno novità», la battuta dopo l'incontro di ieri a Roma con il ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, relativo proprio alla situazione di Acc. «Con il ministro, che sta seguendo da vicino la questione, abbiamo parlato approfonditamente - ha precisato Zaia -. La novità è rappresentata dal fatto che la partita dell'articolo 37, è di fatto confermata e chiusa. Ormai ci sono le ultime firme e va alla Corte dei conti. È ancora in fase di attesa un eventuale progetto di valorizzazione industriale di questa realtà - prosegue Zaia - ma in ogni caso credo che in tempi brevi, se tutto procederà come previsto, ci saranno aggiornamenti».
TOIGO: SERVONO INVESTIMENTI
«Ministro e governatore le stanno provando tutte per salvare l'Acc e i suoi 320 addetti - avverte il segretario della Uil del Veneto Roberto Toigo - le commesse ci sono, però per rilanciare l'azienda servono investimenti importanti tecnologici e sul ciclo produttivo per renderlo più efficiente. Sul prodotto è stato fatto un profondo lavoro di sviluppo e ci sono grandi passi avanti, ma non basta per salvare una fabbrica che insiste su un'area già in forte difficoltà per la crisi dell'Ideal Standard».
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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