Eurovision 2021, Zitti e buoni vinceranno i Maneskin?

Martedì 18 Maggio 2021
Eurovision 2021, Zitti e buoni vinceranno i Maneskin?

Casi umani, fenomeni da baraccone e quant'altro. In questi anni l'Eurovision Song Contest ha abituato il pubblico a tutto: drag queen barbute (Conchita, ve la ricordate?), jazzisti cardiopatici (il portoghese Sobral, che trionfò nel 2017, ora ha un nuovo cuore, dopo un trapianto), cantanti che sul palco si cimentavano in bizzarre coreografie (la Danza della gallina della formosa Netta, israeliana, che vinse nel 2018).

Diventato anche un fenomeno social oltre che televisivo - 182 milioni di telespettatori in 40 mercati nel 2019 - il carrozzone del trash ha conquistato anche gli Usa, che dal prossimo anno organizzeranno l'American Song Contest.

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LA CENSURA
L'edizione 2021, ospitata dall'Ahoy Arena di Rotterdam, nei Paesi Bassi (lo scorso anno la gara fu annullata per la pandemia), partirà stasera con la prima delle due semifinali: l'altra si svolgerà dopodomani, sabato la finale. Per l'Italia gareggiano i Maneskin con la versione censurata di Zitti e buoni (che ieri ha vinto il secondo Disco di platino), ripulita dalle parolacce: suoneranno solo l'ultima sera, perché l'Italia ha accesso diretto alla finale in quanto membro fondatore dell'Ebu - l'organismo che unisce gli enti radiotelevisivi statali europei, che organizza la kermesse - insieme a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Finalista anche la nazione ospitante, dopo la vittoria nel 2019 dell'olandese Duncan.

 


UNIONE E DIVERSITÀ
Nel nostro paese le due semifinali saranno trasmesse a partire dalle 21 su Rai4 e Rai Radio2, in streaming video anche su RaiPlay, con la conduzione di Ema Stokholma e Saverio Raimondo. Il duo commenterà anche la finale, ma solo per Rai Radio2, dalla Sala D di via Asiago a Roma. A condurre la prima serata su Rai1 saranno invece Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio. «È dal 2018 che seguo l'Eurovision - sorride la dj di origini francesi - e l'amo perché celebra l'unione del continente e le diversità delle varie culture che lo compongono».
Il comico romano nel 2018 fece arrabbiare San Marino per alcune battutine (accusò i votanti di non supportare l'Italia): «C'è chi prende l'Eurovision troppo sul serio, invece è il trionfo dell'assurdo», dice. 39 i partecipanti: spiccano la maltese Destiny con l'esplosiva Je me casse, gli islandesi Daði og Gagnamagnið con quel look un po' Umpa Lumpa un po' Teletubbies, gli ucraini Go_A con il mix tra folk e techno di Shum. Sbagliato fare di tutto il trash un fascio. Fino a pochi giorni fa gli scommettitori suggerivano di puntare sulla francese Barbara Pravì, elegante e raffinata con Voilà.


PETTO NUDO
Dopo le prove all'Ahoy Arena, invece, in testa ai pronostici ci sono proprio i Maneskin. Si sono presentati sul palco in giacca e pantaloni e Damiano a petto nudo si è scatenato (con tanto di fuochi d'artificio sul finale): la performance è curata dal punto di vista dellospettacolo dai formidabili Giò Forma, già con Jovanotti, Vasco, Ferro e decine di superstar italiane e no. «Più che vincere ci interessa far conoscere la nostra musica», commentano. L'organizzazione è una macchina da guerra, tra test ogni 48 ore e quarantene per i positivi in attesa del molecolare. Il protocollo si è già attivato per Polonia, Islanda, Romania e Malta: rimangono tutti in gara, male che vada si vedranno video registrati. Il vincitore, tra i 26 finalisti, sarà scelto dalle giurie nazionali e dal televoto (non si può votare per la propria nazione). L'Italia, tornata in gara nel 2011 dopo tredici anni, non trionfa dal 90, l'anno di Toto Cutugno e della sua Insieme: 1992. Sarà la volta buona?
Mattia Marzi
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