STILISTA
Nel mondo dell'intimo di lusso c'è un nuovo marchio che arriva dalla Città del Santo. La modella padovana Elena Novelletto lancia sul mercato italiano e internazionale la sua linea Elena di Cuori, creata durata il lockdown. «Ho investito quello che avevo guadagnato sulle passerelle e negli studi fotografici a Milano dove sono approdata a 18 anni appena finito il liceo artistico - confessa la giovane imprenditrice, 27 anni - ho realizzato un luxury brand di lingerie prodotto in Italia. La collezione che prende il mio nome è caratterizzata dal ricamo personalizzato, in seta e pizzo. In un body, ad esempio, ho applicato una chiusura in oro con un diamante all'altezza del ventre per richiamare il potere della donna di procreare e dare vita».
Da dove è partita?
«Mi sono trasferita a Milano quando avevo 18 anni, appena finito il liceo artistico. Mentre giravo per le agenzie di moda ho sempre mantenuto una forte attrazione per l'arte grafica e la creatività. Da modella ho indossato tanti capi realizzati da altri e certamente ciò ha affinato il mio gusto e stimolato in me il desiderio di creare qualcosa per me stessa. Del resto fin da piccola esprimevo la mia fantasia attraverso l'arte e il disegno. All'inizio ero indecisa se disegnare una linea di costumi o di biancheria intima e poi ho optato per quest'ultima, perchè è l'alternativa più difficile. Mi piacciono le sfide nel lavoro come nella vita privata».
Come crea i suoi preziosi capi?
«Questa collezione è giunta improvvisamente, come una rivelazione. Il mio modello è sempre stato Agent Provocateur, una linea molto sexy, dedicata a ragazze giovani; io infatti ho voluto ispirarmi un po' a loro. Il mio è un intimo per occasioni speciali, una serata molto romantica o anche il matrimonio dato che ho usato di proposito il color avorio».
È difficile esordire come manager nel settore?
«Non basta saper ideare una collezione; l'analisi di mercato e delle principali griffe è una parte fondamentale della attività per riuscire a definire al meglio la mia nicchia di mercato. Ha curato ogni fase del processo produttivo, in particolare la ricerca dei materiali, che può sembrare una cosa semplice, ma è invece un elemento fondamentale. E' stata una fase molto lunga, perchè volevo tessuti particolari che valorizzassero la donna e che incarnassero al meglio il mio concetto di eleganza e seduzione. Ho selezionato fornitori diversi per ottenere la massima qualità e personalizzazione, anche per lavorare su quantitativi più elevati».
Cose è la seduzione?
«L'immaginazione, il vedo-non- vedo. Ci sono poi alcuni tratti della personalità di ciascuno che inevitabilmente si riflettono nella capacità seduttiva. Tra questi quello che mi caratterizza di più è l'ironia».
Il logo del suo marchio deriva da una carta da gioco.
«Il personaggio della Regina di Cuori si è trasformato in un marchio in maniera molto naturale, senza una reale pianificazione. È come se avesse trovato spontaneamente la sua strada. È una donna che ama e rispetta se stessa, con una sua personalità forte. Anche se in futuro cambiassero i materiali o altri elementi che ora mi sembrano imprescindibili, ma sono certa che al centro di tutto ci sarà sempre questa figura».
Dov'è impegnata ora?
«Ho appena scattato la campagna pubblicitaria e il look book della collezione e sono concentrata sui dettagli del packaging e dei piccoli elementi identificativi che compongono la mia immagine».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel mondo dell'intimo di lusso c'è un nuovo marchio che arriva dalla Città del Santo. La modella padovana Elena Novelletto lancia sul mercato italiano e internazionale la sua linea Elena di Cuori, creata durata il lockdown. «Ho investito quello che avevo guadagnato sulle passerelle e negli studi fotografici a Milano dove sono approdata a 18 anni appena finito il liceo artistico - confessa la giovane imprenditrice, 27 anni - ho realizzato un luxury brand di lingerie prodotto in Italia. La collezione che prende il mio nome è caratterizzata dal ricamo personalizzato, in seta e pizzo. In un body, ad esempio, ho applicato una chiusura in oro con un diamante all'altezza del ventre per richiamare il potere della donna di procreare e dare vita».
Da dove è partita?
«Mi sono trasferita a Milano quando avevo 18 anni, appena finito il liceo artistico. Mentre giravo per le agenzie di moda ho sempre mantenuto una forte attrazione per l'arte grafica e la creatività. Da modella ho indossato tanti capi realizzati da altri e certamente ciò ha affinato il mio gusto e stimolato in me il desiderio di creare qualcosa per me stessa. Del resto fin da piccola esprimevo la mia fantasia attraverso l'arte e il disegno. All'inizio ero indecisa se disegnare una linea di costumi o di biancheria intima e poi ho optato per quest'ultima, perchè è l'alternativa più difficile. Mi piacciono le sfide nel lavoro come nella vita privata».
Come crea i suoi preziosi capi?
«Questa collezione è giunta improvvisamente, come una rivelazione. Il mio modello è sempre stato Agent Provocateur, una linea molto sexy, dedicata a ragazze giovani; io infatti ho voluto ispirarmi un po' a loro. Il mio è un intimo per occasioni speciali, una serata molto romantica o anche il matrimonio dato che ho usato di proposito il color avorio».
È difficile esordire come manager nel settore?
«Non basta saper ideare una collezione; l'analisi di mercato e delle principali griffe è una parte fondamentale della attività per riuscire a definire al meglio la mia nicchia di mercato. Ha curato ogni fase del processo produttivo, in particolare la ricerca dei materiali, che può sembrare una cosa semplice, ma è invece un elemento fondamentale. E' stata una fase molto lunga, perchè volevo tessuti particolari che valorizzassero la donna e che incarnassero al meglio il mio concetto di eleganza e seduzione. Ho selezionato fornitori diversi per ottenere la massima qualità e personalizzazione, anche per lavorare su quantitativi più elevati».
Cose è la seduzione?
«L'immaginazione, il vedo-non- vedo. Ci sono poi alcuni tratti della personalità di ciascuno che inevitabilmente si riflettono nella capacità seduttiva. Tra questi quello che mi caratterizza di più è l'ironia».
Il logo del suo marchio deriva da una carta da gioco.
«Il personaggio della Regina di Cuori si è trasformato in un marchio in maniera molto naturale, senza una reale pianificazione. È come se avesse trovato spontaneamente la sua strada. È una donna che ama e rispetta se stessa, con una sua personalità forte. Anche se in futuro cambiassero i materiali o altri elementi che ora mi sembrano imprescindibili, ma sono certa che al centro di tutto ci sarà sempre questa figura».
Dov'è impegnata ora?
«Ho appena scattato la campagna pubblicitaria e il look book della collezione e sono concentrata sui dettagli del packaging e dei piccoli elementi identificativi che compongono la mia immagine».
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