Stefano, il bello con radici friulane

Giovedì 20 Febbraio 2020
IL PERSONAGGIO
Da piccolo era timido e riservato, poi a 15 anni si è avvicinato alla palestra, ha conosciuto il culto del corpo e oggi è il vincitore de La pupa e il secchione e viceversa.
La trasmissione condotta da Paolo Ruffini, in onda su Italia 1 fino allo scorso martedì, ha incoronato vincitori di 20mila euro la coppia formata da Stefano Beacco e Maria Assunta Scalzi. Lui, pupo, classe 93, e lei, secchiona, classe 94, hanno sbaragliato la concorrenza con la loro complicità e la voglia di mettersi in gioco.
ORIGINI MONTANE
Beacco, di Cusano Milanino, è però di origini friulane, dato che il padre Massimo è nato a Campone, un piccolo borgo di poche anime, frazione di Tramonti di Sotto nel cuore della Val Tramontina, dove lui stesso torna ogni estate e ha casa di famiglia. «Sono molto legato al Friuli, è sempre il posto dove appena posso staccare e andare a rifugiarmi da Milano, dagli impegni di lavoro e studio. Trovo Campone il mio paese», fa sapere. Escursioni con gli amici, prendere il sole lungo il torrente Chiarzò o la serata assieme al bar, sono le attività che d'estate lo rilassano e lo portano lontano dagli impegni.
IL PROGRAMMA
La trasmissione, o l'esperimento antropologico, come lo ha definito Ruffini, gli è stata di stimolo: «Dopo questa esperienza ho deciso di riprendere gli studi universitari in osteopatia, che avevo accantonato». Ma non solo. Perché la curiosità non gli è mai mancata: «Mi sono diplomato geometra, poi, dopo l'esperienza in cantiere, mi sono reso conto che non era la mia strada. Un'amica mi ha fatto conoscere l'osteopatia e, vista la mia passione per la cura del corpo umano, mi ero iscritto».
Beacco è già stato culturista: «Dopo la timidezza adolescenziale ho conosciuto la palestra e ho trovato nello sport individuale soddisfazioni diverse da quelle dello sport di squadra che avevo praticato fino ai 15 anni».
TRA PALESTRA E LOCALI
Messo da parte il basket e i campetti, il pupo si è tuffato nella nuova avventura: «Ho conosciuto il mio preparatore con cui sono arrivato a fare alcune gare di culturismo qualificandomi per gli italiani e gli europei, poi però ho lasciato perdere».
Il desiderio di mantenersi in forma è però proseguito: «Ho continuato a coltivare questa passione allenandomi e curando l'alimentazione e informandomi, seppure senza il fine agonistico».
Le capacità di adattarsi di Stefano l'hanno portato anche a confrontarsi con i motori, grazie alla scuderia di Formula Abarth gestita dal padre: «Ho dato una mano a mio padre all'interno della scuderia come tuttofare sin da quando avevo 18 anni».
E poi è arrivato il mondo della notte, grazie ad un'amica: «Mi ha portato a conoscere alcuni locali lgbt, da cosa nasce cosa, e mi hanno chiesto di fare da ragazzo immagine. Non mi definisco ballerino perché per quello ci vuole studio e non posso permettermi di arrogarmi un titolo che non ho, poi è capitato ad alcune serate di fare anche lo spogliarellista in zona hinterland milanese, ma anche Svizzera e Germania».
PERCHÈ IN TV
Da lì è sorta l'opportunità del casting per la trasmissione: «Sono andato a Roma e dopo due casting mi hanno preso. In famiglia sia mio padre che mia madre Milena e mia sorella Sara hanno reagito in maniera neutrale, anche se poi, durante la messa in onda, non si perdevano un minuto. Per loro l'importante era che non mollassi gli studi».
L'esperienza, per Beacco, è stata positiva: «Mi ha dato molta consapevolezza in me stesso, ho conosciuto capacità che non pensavo di avere, come interagire con persone mai viste, condividendo spazi stretti. Ho anche scoperto di non essere così ignorante e a livello umano ho maturato grande empatia nel saper dialogare con chiunque mi si mostri di fronte».
Tra le persone conosciute all'interno dell'avventura c'è anche la mestrina Stella Manente, battuta in finale: «Appena conosciuta non sapevo delle gaffe sul gay pride e Hitler, conoscendola posso dire che è una persona intelligente, parla e scrive arabo, rappresentava la pupa, ma l'ho trovata una donna preparata che ha vissuto in giro per il mondo. Vive a Milano, ogni tanto la sento».
Stefano oggi racconta che l'esperienza televisiva l'ha catturato al punto che la ripeterebbe: «Mi piacerebbe ripetere l'esperienza dei reality. È strana, la userei per conoscermi meglio. Penso al Grande Fratello o L'isola dei famosi, ma mi piacerebbe anche la recitazione per la tv».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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