RAI RADIO 2
Da quando c'è il Covid, a parlare di campioni si pensa subito ai campioni biologici. Ma a distrarre un po' dalla pandemia ci sono appuntamenti quotidiani - in media per 1,7 milioni di ascoltatori, dal lunedì al venerdì - come il Ruggito del coniglio, il programma cult di Rai Radio2 che racconta l'attualità con la folgorante ironia anche di campionati come Freaks Men, noto ai radioascoltatori come Campionato italiano di talenti radiofonici assolutamente inutili.
Per il rodigino Giovanni Gianni Frezzato (nella foto), la nuova partecipazione a Freaks Men è stata un ritorno dopo il titolo di campione conquistato il 3 marzo 2020, nel pieno della prima ondata di coronavirus. Allora aveva imitato il raglio dell'asino. Stavolta, per tentare la scalata al titolo di bicampione di Freaks Men, il rumorista rodigino, nel tempo libero istrionico attore della compagnia Teatro Insieme di Sarzano, s'è giocato la tripla: uccellini di tarda primavera all'albeggio con interruzione della quiete per lo scatto di una sirena d'allarme e conseguente cane che abbaia, ma non morde.
È UNA FICTION
È una fiction, ha risposto il conduttore Marco Presta all'annuncio dell'esibizione, che il collega radiofonico Antonello Dose ha premiato con un sincero: «C'hai lavorato per mesi, si sente: io mi sveglio nel verde ed è proprio così la mattina». Tuttavia l'abilità del rodigino non è bastata a conquistare il secondo titolo, in una puntata che ha ospitato professionisti veri del freak show business (più show che business). Sandro da Maserà di Padova, campione in carica, ha riproposto l'imitazione dell'elicottero al seguito del Giro d'Italia e ha regalato ai conduttori Dose e Presta l'emozione - impossibile altrimenti, per loro stessa ammissione - di vincere una tappa. Dario da Belluno ha fatto ascoltare il tormento di Paperino disperato in zona rossa. Michele Baldassarre Brino, già approdato a Sanremo, ha fatto ascoltare il Can Can suonato coi denti, dopo la raccomandazione preventiva dei conduttori: Fai piano, non ti rompere i denti che poi costa aggiustarli.
Alla fine ha vinto la disperazione di Paperino, che in questo periodo almeno non è da zona rossa.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Per il rodigino Giovanni Gianni Frezzato (nella foto), la nuova partecipazione a Freaks Men è stata un ritorno dopo il titolo di campione conquistato il 3 marzo 2020, nel pieno della prima ondata di coronavirus. Allora aveva imitato il raglio dell'asino. Stavolta, per tentare la scalata al titolo di bicampione di Freaks Men, il rumorista rodigino, nel tempo libero istrionico attore della compagnia Teatro Insieme di Sarzano, s'è giocato la tripla: uccellini di tarda primavera all'albeggio con interruzione della quiete per lo scatto di una sirena d'allarme e conseguente cane che abbaia, ma non morde.
È UNA FICTION
È una fiction, ha risposto il conduttore Marco Presta all'annuncio dell'esibizione, che il collega radiofonico Antonello Dose ha premiato con un sincero: «C'hai lavorato per mesi, si sente: io mi sveglio nel verde ed è proprio così la mattina». Tuttavia l'abilità del rodigino non è bastata a conquistare il secondo titolo, in una puntata che ha ospitato professionisti veri del freak show business (più show che business). Sandro da Maserà di Padova, campione in carica, ha riproposto l'imitazione dell'elicottero al seguito del Giro d'Italia e ha regalato ai conduttori Dose e Presta l'emozione - impossibile altrimenti, per loro stessa ammissione - di vincere una tappa. Dario da Belluno ha fatto ascoltare il tormento di Paperino disperato in zona rossa. Michele Baldassarre Brino, già approdato a Sanremo, ha fatto ascoltare il Can Can suonato coi denti, dopo la raccomandazione preventiva dei conduttori: Fai piano, non ti rompere i denti che poi costa aggiustarli.
Alla fine ha vinto la disperazione di Paperino, che in questo periodo almeno non è da zona rossa.
Nicola Astolfi
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