Passato e presente a San Vito Jazz

Domenica 23 Febbraio 2020
IL FESTIVAL
Debutto europeo per il nuovo progetto musicale del sassofonista newyorkese James Brandon Lewis, che si esibirà a San Vito al Tagliamento in quartetto con D.D. Jackson al pianoforte, John Edwards al contrabbasso e Mark Sanders alla batteria. Sarà suo il concerto di chiusura della 14ma edizione di San Vito Jazz, rassegna curata da Flavio Massarutto organizzata da Comune ed Ert con la collaborazione della Fondazione Luigi Bon, Rai Radio3 (che registrerà e trasmetterà in differita alcuni appuntamenti) e il sostegno di Atap.
IL RICORDO
Un viaggio musicale in tre tappe il 14, 21 e 28 marzo, che prenderà avvio con un emozionante concerto-omaggio dedicato alla memoria del trombettista pordenonese Mario Costalonga (morto nel 2014 in hospice proprio a San Vito dove fu salutato in corsia da un concerto di amici jazzisti). «Pioniere del jazz friulano» ha ricordato Massarutto ieri in conferenza stampa a San Vito. Sarà nuovamente un gruppo di amici a suonare la musica di Costalonga: il pianista Bruno Cesselli che ha chiamato attorno a sé Marc Abrams (contrabbassista musicista di Costalonga), Francesco Bearzatti sax tenore, Gaspare Pasini sax alto, Luca Colussi alla batteria e Mirko Cisilino alla tromba, uno dei nuovi esponenti del jazz friulano «ideale passaggio di consegne» ha aggiunto Massarutto.
SAPORE DI MARE
Dalla dimensione hard-bop anni Sessanta e Settanta, allo sguardo eclettico ed etnico quasi caraibico, nel secondo appuntamento di sabato 21 con Sea Shell. Musica per conchiglie di Mario Ottolini, che ritorna in regione con il suo progetto dedicato alla salvaguardia del mare, in cui Ottolini suonerà la sua incredibile collezione di conchiglie. Questa volta con una band dalle sonorità fuori dal comune, riunita apposta per l'occasione: Enrico Terragnoli alla chitarra banjo e basso, un maestro del suono come Vincenzo Vasi (flauto a naso, theremin, giocattoli sonori, lattine, bicchieri, materiale plastico e rifiuti sonori), Giulio Corini al contrabbasso, Maurilio Balzanelli e Simone Padovani alle percussioni. Valorizzazione delle espressioni artistiche del territorio ma anche la voglia di aprire una finestra sulle nuove nuove proposte del jazz mondiale nel concerto che chiuderà la rassegna.
IL GRAN FINALE
Sabato 28 marzo toccherà a il quartetto capeggiato da James Brandon Lewis, artista considerato tra i migliori sassofonisti della scena afroamericana, che ha dato avvio a questa nuova formazione musicale che a San Vito inizierà il tour europeo, con brani inediti che saranno contenuti nella nuova incisione discografica (non ancora pubblicata) di Lewis. Tutti i concerti si terranno nell'auditorium comunale per una manifestazione che punta alla circolazione della musica. Non a caso l'immagine di quest'anno sono tre scatti di Luca D'Agostino (un gong, la polenta friulana, la cassa di un banjo) a sottolineare «la valorizzazione dei nostri interpreti ma anche lo sguardo internazionale su quanto avviene nel mondo» ha ricordato ieri Antonio Di Bisceglie sindaco di San Vito che ha invitato a una maggiore partecipazione anche le scuole del territorio. Ribadita anche la collaborazione con l'Ert in virtù anche del lunghissimo rapporto che ci lega a questo comune» ha rimarcato Sergio Cuzzi, presidente dell'ente. I biglietti (con agevolazioni per gli studenti di musica) saranno disponibili dal 5 marzo al punto Iat di San Vito e sul circuito Vivaticket: previsti vantaggiosi abbonamenti (dal 5 marzo la sottoscrizione dei nuovi).
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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