Pasolini pittore, 19 quadri restaurati

Martedì 29 Dicembre 2020
PASOLINI PITTORE
In totale sono 19, fra disegni a china e a tecnica mista e dipinti a tempera e a olio. E svelano un aspetto a molti ancora poco noto della straordinaria versatilità del talento di Pier Paolo Pasolini, ovvero quello di pittore. Tutte preziose opere che fanno parte dell'importante patrimonio del Centro studi Pasolini di Casarsa.
ITER
Dopo l'accurato intervento di pulizia e restauro effettuato da uno studio friulano e grazie al prezioso sostegno del bando specifico della Fondazione Friuli, a breve saranno esposte in modo permanente nel Centro Studi, nella sala dell'Academiuta. La struttura intende realizzare una vera e propria pinacoteca in cui, assieme alle opere di Pasolini, il visitatore troverà una scelta di quadri degli artisti friulani con i quali negli anni Quaranta si svilupparono amicizia e collaborazione: Giuseppe Zigaina, Federico De Rocco, Virgilio Tramontin, Anzil e Renzo Tubaro. Si annunciano di particolare interesse i due grandi cartoni dipinti sui due versi Giovani con strumenti musicali, Pantera e Due giovani rintracciati fortunosamente nell'atelier dell'amico pittore sanvitese Federico De Rocco e restaurati sotto la supervisione della Soprintendenza. Allievo del celebre critico d'arte Roberto Longhi, suo professore all'Università di Bologna, Pasolini amò visceralmente la pittura, cui si ispirò per le scenografie dei suoi film. I primi consapevoli esperimenti pittorici sono disegni a inchiostro, bozzetti di figure che ritraggono la vita quotidiana della gioventù. Per molti anni scriveva lo scrittore e cugino Nico Naldini nel 91, introducendo il catalogo di una mostra di disegni e dipinti pasoliniani a Vienna - anche se in modo saltuario, era stato attratto dall'idea di diventare pittore, unendo magari strettamente questa attività a quella poetica. Cominciò a dipingere a Casarsa nell'estate del 1941: quadri dipinti a olio e con l'acquaragia, secondo le antiche ricette della pittura impressionista che si ispiravano al mondo friulana. Come un vero vedutista usciva di casa con il cavalletto e la cassetta dei colori legati alla canna della bicicletta e si inoltrava nei campi.
CENTRO
Seguirono negli anni altri tentativi che secondo i critici risentono dell'influenza dei paesaggi alla De Pisis, o dell'ammirazione per alcune opere di Bonnard. Ma non è l'unica novità in arrivo al Centro studi, che pur nel difficile periodo legato all'emergenza sanitaria, non ha cessato la sua attività, soprattutto pensando al futuro. Dopo un lungo lavoro di restyling è on-line il nuovo sito del Centro stesso. Completamente rinnovato graficamente e nei contenuti, è stato strutturato per favorire una navigazione rapida e intuitiva. Con lo shop on-line si possono acquistare tutte le pubblicazioni con un semplice click, mentre una sezione News facilita le ricerche. Il ricco patrimonio documentale e bibliografico del Centro, dunque, ora è facilmente consultabile, così come è possibile accedere al catalogo dei tanti volumi e materiali video. Il prezioso Fondo Angela Molteni è stato risistemato sotto la voce Pagine corsare: al momento è disponibile il primo capitolo sulla vita del poeta. Creata infine una sezione interamente dedicata alla Scuola Pasolini-Summer School. Chi desidera conoscere i luoghi pasoliniani troverà arricchito l'itinerario con la disponibilità del volume Storia di una casa. Pier Paolo Pasolini a Casarsa, curato da Angela Felice.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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