Il Teatri Stabil Furlan tra alleanze e produzioni

Martedì 4 Agosto 2020
IL PROGETTO
(al.pi.) In un anno non semplice, il Teatri Stabil Furlan si prepara a decollare e presenta la sua prima stagione. «A dicembre spiega Lorenzo Zanon, presidente dell'associazione figlia della comunione d'intenti di Comune di Udine, Arlef, Accademia Nico Pepe, Css, Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Istitût Ladin Pre Checo Placerean e Società Filologica Friulana - abbiamo organizzato il Licôf, una sorta di inaugurazione festosa. La prima vera stagione, invece, è una scommessa, nella speranza che non ci siano altri colpi di scena legati al Covid 19. Il nostro è un sogno che viene da lontano, atteso da decenni negli ambienti non solo udinesi, ma in tutta la regione; vogliamo essere punto di riferimento per le attività dei professionisti che operano nel territorio friulano, quindi anche Pordenone e Gorizia, non tralasciando le proposte della vasta e importante area delle compagnie amatoriali». Questa prima stagione, sotto la direzione artistica di Paolo Patui, sarà ospitata al teatro Giovanni da Udine, ma il Teatri ha già avviato i contatti per portare gli spettacoli sul circuito dell'Ert. Dopo la serata del 13 settembre, quando al Mittelfest debutterà con il sostegno del Teatri Stabil Furlan Giorgio Mainerio - Un misteri Furlan, diretto e ideato da Marco Maria Tosolini, a dicembre sarà pronta la prima produzione, l'adattamento del primo testo teatrale firmato da Siro Angeli mai rappresentato a livello professionale in Friuli: La Casa, ricco di evocazioni poetiche e capace di fondere dramma e speranza, avrà la regia di Carlotta Del Bianco e l'interpretazione di un gruppo di attori giovani, con la partecipazione della cantante Elsa Martin. La seconda produzione, che debutterà a marzo, sarà La notte di Aquileia, rivisitazione di Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi e Claudio De Maglio di un testo teatrale che 20 anni fa ha raccontato in maniera ironica e divulgativa gli allusivi significati autonomistici degli antichi mosaici della basilica Aquileia. Il Teatri Stabil sosterrà anche la serata speciale di musica e parole di Doro Gjat (a gennaio) e quella con i Papu (a marzo), entrambe incentrate sul mondo friulano. «Le proposte sono frutto della volontà di valorizzare sia la tradizione, che ha un patrimonio di oltre 500 testi in friulano molti dei quali di assoluto valore, sia l'innovazione spiega Zanon - favorendo le novità e formando giovani autori professionisti: non ci interessa fare un discorso che rimanga chiuso alla regione». Già a settembre saranno contattate realtà di altre minoranze linguistiche «con cui fare sinergia e creare collaborazioni dice il presidente - Il fine è organizzare in Friuli un festival, a cadenza annuale o biennale, invitando le compagnie teatrale di livello che rappresentino le varie minoranze in Europa. Vorremmo iniziare già nel 2021, magari con un convegno in cui presentare il progetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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