Il clown Victor Saly sceglie il diploma al liceo Munari

Giovedì 22 Ottobre 2020
ARTE CIRCENSE
Si chiama Victor Saly, ha 18 anni ed è figlio d'arte. Clown di fama mondiale, nipote del celebre clown Patata, oggi Victor lavora con mamma, papà e un graziosissimo amico a quattro zampe nei più grandi circhi del mondo. Durante il lockdown Victor e la sua famiglia sono rimasti bloccati in Germania. Un guaio, visto che Victor doveva completare l'anno scolastico al liceo Munari di Castelmassa. La paura di un viaggio internazionale, della possibilità della quarantena al rientro e il rischio di vedere compromesse le già scarse opportunità lavorative al grande circo che li ospita già preannunciavano a Victor quello che sarebbe stato l'esito finale del suo anno scolastico: l'assenza agli esami di idoneità e la conseguente non ammissione alla classe successiva.
ALUNNI ITINERANTI
Consapevoli del ruolo sociale che la scuola sempre riveste, ancor di più in situazioni di criticità come quella attuale, lo staff che segue il progetto Alunni itineranti si è messo all'opera durante l'estate per dare a Victor una possibilità: ottenere l'autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale per effettuare gli esami di idoneità online (come per le università) e dargli la possibilità di dimostrare, anche a scuola, il suo valore. Telefonate, colloqui, relazioni, richieste scritte e tanta burocrazia ma, alla fine, l'autorizzazione è arrivata e, con un certo entusiasmo, Victor, dalla sua carovana in Germania, si è collegato con i suoi docenti che lo attendevano a Castelmassa. Alla fine gli sono arrivati i complimenti del dirigente scolastico e di tutti i docenti per l'importante traguardo raggiunto.
L'esame di idoneità alla fine dell'anno scolastico è un appuntamento di rito per questi ragazzi, le loro famiglie e gli stessi docenti. Un rito che quest'anno si è rinnovato con lo speciale collegamento telematico. Per il liceo Munari di Castelmassa si è trattato di utilizzare le tecnologie informatiche per per seguire a distanza gli alunni itineranti. Da ben sette anni infatti, grazie allo speciale progetto voluto dalla dirigente Maria Elisabetta Soffritti e dalla fondazione Nnt Onlus e Migrantes, l'istituto massese segue annualmente oltre un centinaio di studenti, figli di famiglie itineranti, che (in forza dell'attività lavorativa che li vede spostarsi con una certa frequenza) sono impossibilitati a partecipare fisicamente alle lezioni (anche perché non è possibile trovare il medesimo indirizzo di scuola superiore i
n tutte le realtà).
LEZIONI A DISTANZA
La soluzione più adatta è la lezione a distanza per assolvere l'obbligo scolastico o raggiungere l'ambito diploma. Quest'anno, anche gli alunni regolarmente frequentanti hanno sperimentato le classi virtuali, con gli altri ragazzi che conoscono personalmente solo alla fine dell'anno in occasione degli esami di idoneità. Una modalità diversa di fare scuola, non semplice, né per i docenti né per gli stessi alunni chiamati a un'assunzione di responsabilità maggiore rispetto ai loro coetanei.
Marcello Bardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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