FOTO E NOTE
Giunge alla sua settima edizione Zeropixel Festival, l'appuntamento dedicato alla fotografia analogica promosso da Acquamarina con Silver Age e altri 8 partner tra amministrazioni, enti, associazioni e gallerie d'arte. Con epicentro a Trieste, si espanderà anche a Muggia, Ronchi dei Legionari, Tolmezzo e Umago, per poi spostarsi a Gorizia nel 2021. A fare da filo conduttore di questa edizione, in programma dal 7 novembre al 6 dicembre, sarà la musica, espressione che riunisce arte, scienza e matematica. Raffigurare attraverso la fotografia argentica i suoni, i ritmi e le armonie, ma esprimere anche le pause tra una nota e l'altra, è stata quindi la sfida creativa con la quale si sono cimentati gli autori invitati. Sarà una musica da assaporare con gli occhi, ma anche da ascoltare in concerto, grazie al coinvolgimento di enti culturali e musicali locali, regionali e internazionali, nonché di grandi del settore. «Musica e fotografia sono ambiti che spesso s'incontrano, si cercano, si intrecciano e si amano - commenta Ennio Demarin, direttore artistico del festival -. L'edizione 2020 della manifestazione ha scelto di dare alla fotografia il compito di tradurre in immagini non solo l'arte della musica, ma anche la musicalità che vive e risiede in molte pieghe della nostra esistenza».
La rassegna proporrà così 3 mostre, tra collettive e personali, concerti, conferenze e workshop. Cinquantasei i fotografi nazionali e internazionali coinvolti nelle mostre, tra cui Ellen Goodman (Stati Uniti), Mikael Siirila (Finlandia) e Arturo Talaveta Negrete, insieme ad altri otto fotografi messicani. E ancora: ci saranno importanti autori italiani, come Sergio Scabar, Maurizio Frullani e Mario Sillani Djerrahian, e grandi maestri che terranno le loro lezioni. Ossia Giancarlo Vaiarelli, esperto della stampa al platino e palladio; Gerardo Bonomo, che da oltre 40 anni si occupa di fotografia in bianco e nero anche come giornalista e docente con Punto Foto Group di Milano; Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e blogger, appassionato di storia e cultura dell'immagine e della fotografia. Non mancheranno all'appello altri ospiti illustri, come la storica della fotografia e neurobiologa Monica Mazzolini.
Il fiore all'occhiello di questa edizione sarà la mostra, ospitata al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, che celebrerà Anton Corbijn, celebre fotografo e regista olandese che da più di quarant'anni racconta una cultura di confine, che si muove tra note del pentagramma e immagine, regalando suggestioni straordinarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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La rassegna proporrà così 3 mostre, tra collettive e personali, concerti, conferenze e workshop. Cinquantasei i fotografi nazionali e internazionali coinvolti nelle mostre, tra cui Ellen Goodman (Stati Uniti), Mikael Siirila (Finlandia) e Arturo Talaveta Negrete, insieme ad altri otto fotografi messicani. E ancora: ci saranno importanti autori italiani, come Sergio Scabar, Maurizio Frullani e Mario Sillani Djerrahian, e grandi maestri che terranno le loro lezioni. Ossia Giancarlo Vaiarelli, esperto della stampa al platino e palladio; Gerardo Bonomo, che da oltre 40 anni si occupa di fotografia in bianco e nero anche come giornalista e docente con Punto Foto Group di Milano; Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e blogger, appassionato di storia e cultura dell'immagine e della fotografia. Non mancheranno all'appello altri ospiti illustri, come la storica della fotografia e neurobiologa Monica Mazzolini.
Il fiore all'occhiello di questa edizione sarà la mostra, ospitata al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, che celebrerà Anton Corbijn, celebre fotografo e regista olandese che da più di quarant'anni racconta una cultura di confine, che si muove tra note del pentagramma e immagine, regalando suggestioni straordinarie.
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