Eastwood a Venezia tre giorni di riprese

Lunedì 14 Agosto 2017
Eastwood a Venezia tre giorni di riprese
È arrivato sabato a Venezia Clint Eastwood, look sportivo con cappellino nero a visiera, occhiali da sole e giubbetto, assieme alla bionda compagna Christina Sandera, sua ex collaboratrice più giovane di oltre trent'anni. In motoscafo hanno raggiunto prima l'hotel Cipriani alla Giudecca e poi l'hotel Gritti sul Canal Grande. È in quest'ultimo albergo a cinque stelle che, dal 16 al 18 agosto, saranno girate alcune scene di The 15:17 to Paris, il film tratto dall'omonimo libro che racconta la storia dei tre ragazzi americani che nell'agosto del 2015 riuscirono a disarmare un terrorista dell'Isis armato di kalashnikov sul treno Amsterdam-Parigi.
L'attore, regista e produttore americano pluripremiato (ha preso 4 Oscar e a Venezia nel 2000 il Leone d'oro alla carriera), è arrivato in città con qualche giorno di anticipo rispetto alle riprese. E resterà a Venezia anche per festeggiare il Ferragosto, con un party organizzato dalla casa Warner Bros. Mercoledì 16, il primo ciak in laguna con il set allestito nella stazione ferroviaria di Santa Lucia: da mattina presto i lavori preparatori, prove luci, costumi e indicazioni di scene d'assieme, quindi le riprese che si protrarranno fino all'ora di pranzo e che riguarderanno l'arrivo in treno a Venezia dei protagonisti. La sceneggiatura di Dorothy Blyskal si basa sul volume 15:17 to Paris: The True Story of a Terrorist, a Train, and Three American Heroes scritto assieme al giornalista Jeffrey E. Stern dagli stessi eroi per caso celebrati nella pellicola di Eastwood: Anthony Sadler, Alek Skarlatos (guardia nazionale dell'Oregon) e Spencer Stone (membro delle forze armate statunitensi). La scena che sarà girata a Venezia riguarda una parte del grand tour che i tre amici fecero da giovani e servì a cementare il loro sodalizio: ferrei ed eroicamente concordi lo furono di certo nel momento in cui, nell'agosto di due anni fa, sventarono su un treno diretto da Amsterdam a Parigi un attacco terroristico. Mettendo a repentaglio la loro vita salvarono centinaia di persone: il clamore del gesto (e la foto con un allora soddisfatto presidente Barack Obama che girò sui social network di tutto il mondo) arrivò anche ad Eastwood, da sempre nazionalista e appassionato di eroismo quotidiano e reale. La conferma dalle due precedenti pellicole American sniper su un eccezionale cecchino in Iraq, e Sully su un pilota di linea integerrimo nel salvare l'equipaggio.
Dopo la stazione ferroviaria, il set si sposterà in Piazza San Marco, ci saranno riprese nell'area di Rialto con scene serali in campo dell'Erbaria, molti passaggi lungo il Canal Grande con numerosi mezzi nautici già noleggiati e gondole. E non mancheranno gli interni seicenteschi di Palazzo Pisani a Santo Stefano, sede del Conservatorio di musica. Intanto ad alcune delle comparse principali - in tutte ne sono state selezionate 350 - è arrivata una nota che invita a concentrarsi al massimo durante il lavoro: Eastwood si concede infatti per non più di tre o quattro ore di set. Non per l'età (l'ottantasettenne Clint dimostra ancora una verve d'eccezione) quanto per il metodo di riprese: spesso predilige la forma buona la prima.
Un'ultima curiosità riguarda gli abiti di scena delle comparse generiche, quelle non impegnate in ruoli specifici per i quali sono già stati cuciti abiti ad hoc: l'indicazione è di tener pronte più scelte di vestiario, prese però dal proprio armadio.
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