Cibotto, l'omaggio di Franceschini: raffinato cantore del Polesine

Lunedì 14 Agosto 2017
Cibotto, l'omaggio di Franceschini: raffinato cantore del Polesine
«Ci ha lasciato Gian Antonio Cibotto, un uomo colto, intelligente, un raffinato cantore della sua terra». Così il ministro dei beni e delle culturali e del turismo, Dario Franceschini, rende omaggio allo scrittore e giornalista polesano, per lunghi anni critico teatrale del Gazzettino. «Cronache dell'alluvione e Scano Boa resteranno tra le opere più belle degli scrittori padani - spiega il ministro ferrarese - Avrei voluto fare in tempo a consegnarli la mia raccolta di racconti che uscirà a settembre, perché è aperta da quella sua frase che da sola, più di mille saggi o romanzi, racconta cos'è la follia segreta della gente del Po: È inutile cercare sulla carta geografica le località nominate in questo libro (o tentare gratuite identificazioni dei personaggi). L'esattezza geografica non è che una illusione. Il delta padano, per esempio, non esiste. Lo stesso dicasi, a maggior ragione, per Scano Boa. Io lo so, ci sono vissuta. Ora starà già risalendo l'argine del Delta verso Luzzara e a metà strada incontrerà Zavattini. Così, finalmente, lui e Za potranno sedersi in cima alla discesa d'erba che guarda la golena a parlare, con calma, del loro fiume e della loro terra».
E con il ministro, ieri, è arrivato il saluto anche della Fondazione Campiello, il premio di cui Cibotto fu fondatore, poi giurato e anche presidente: «Ci mancherà moltissimo».
Oggi, alle 16.30, i funerali a Lendinara.

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