A UDINE
Nel segno di un interesse per il tema lingue che si rinnova a ogni edizione,

Venerdì 28 Febbraio 2020
A UDINE
Nel segno di un interesse per il tema lingue che si rinnova a ogni edizione, prosegue la collaborazione fra il festival vicino/lontano e l'Arlef. L'imminente edizione 2020, in programma a Udine dal 21 al 24 maggio sul filo rosso del tema Passione, prevede due incontri dedicati alle ultime novità in tema di lingue.
GIOVEDÌ 21 MAGGIO
Nella giornata inaugurale protagonista sarà uno dei più importanti esperti italiani, Andrea Moro, ordinario di Linguistica generale alla Scuola Universitaria di Studi Superiori Iuss di Pavia: al rapporto fra la struttura delle lingue e il cervello Moro ha dedicato molte ricerche, sviluppate anche in un celebre articolo firmato a quattro mani con Noam Chomsky. Nell'ultimo lavoro, il saggio La razza e la lingua edito da La nave di Teseo, Moro punta a sfatare due luoghi comuni diffusi: la convinzione che esistano lingue migliori di altre, lingue banali e lingue geniali, lingue musicali e lingue stonate; e l'idea che la realta si possa esplorare diversamente in funzione della lingua parlata, come se questo elemento potesse condizionare i nostri sensi e i nostri ragionamenti. Moro affronterà questi pregiudizi, e ne scoprirà i limiti, spaziando dalla filosofia, alla linguistica, alle neuroscienze, per guidarci alla sorprendente conclusione che tutte le lingue sono variazioni possibili su un unico tema: in pratica, da un punto di vista biologico, parliamo tutti la stessa lingua, da sempre.
SABATO 23 MAGGIO
Ci si focalizzerà sulla letteratura nelle lingue minoritarie, a partire da una pubblicazione che ha di recente scosso la Sardegna, il libro in lingua sarda Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos di Giuseppe Corongiu. Si tratta di una raccolta di dodici racconti fantascientifici intrecciati in un mosaico narrativo. Non c'è più traccia, però, della solita Sardegna rurale e mitica. La sardità si è trasformata in vicenda globale o distopia agghiacciante. Agita i mostri e i sentimenti di un laboratorio letterario brulicante di passione, rimpianto, denuncia, voglia di rivincita, speranza mai sopita. La coscienza infelice del disastro sardo dove l'unica via di fuga è l'amore e la forza catartica della narrazione. Giuseppe Corongiu dialogherà sulle prospettive della letteratura sarda e friulana, al di fuori degli schemi oleografici e dei cliché. Nel corso dell'incontro saranno anche letti alcuni brani della raccolta, tradotti in lingua italiana. Aggiornamenti a breve sul sito www.vicinolontano.it.
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