Zero fondi a Belluno, Scopel: «Doppio danno»

Sabato 11 Gennaio 2020
LA POLEMICA
BELLUNO Il primo cittadino di Seren del Grappa e coordinatore provinciale di Forza Italia, Dario Scopel, punta il dito contro la graduatoria dei contributi ai Comuni per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio. Lo stanziamento della misura, prevista dal Governo come sostegno agli enti locali per interventi di riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare e territoriale, per questa annualità è pari a 400 milioni di euro, dopo i 150 milioni per il 2018 e i 300 i del 2019. «Anche in questa occasione, però, i Comuni bellunesi, e più in generale quelli veneti, nella calza della befana hanno trovato carbone e legna più che dolcetti, distribuiti invece in altre zone d'Italia, nella stragrande maggioranza al sud. C'era molta attesa per la pubblicazione da parte del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali dell'elenco dei Comuni beneficiari e invece siamo difronte ad una vera propria doccia fredda - commenta Dario Scopel - abbiamo monitorato costantemente la situazione anche grazie alla collaborazione, da Roma, del nostro parlamentare Dario Bond, per dare ai richiedenti tutta l'eventuale assistenza di cui avessero bisogno per le domande ma purtroppo senza esito. Le richieste arrivate al Ministero sono state, come era prevedibile, moltissime, pari ad un totale di oltre 3 miliardi di euro; si è andati quindi al riparto che, però, ancora una volta, vede esclusi e beffati la gran parte dei Comuni più virtuosi, soprattutto del nord Italia».
TUTTI ESCLUSI
Nessun comune bellunese è risultato assegnatario di contributo; tre, per complessivi 2,5 milioni di euro, (lo 0,6% del totale) quelli veneti. «Metà della somma totale che sarà erogata incalza Scopel andrà a Comuni con i conti in disavanzo, ma solo perché, rispetto allo scorso anno, è stato fissato il tetto del 50%, altrimenti sarebbero stati ancora di più: ancora una volta chi amministra la Cosa pubblica da brava formichina, cercando di spendere bene le risorse dei cittadini, rimane deluso e beffato».
«Il danno alla fine è duplice - prosegue - da un lato i Comuni più virtuosi non possono accedere a dei fondi attesi e necessari per la messa in sicurezza dei propri edifici e del proprio territorio, dall'altro e il fatto è per certi versi ancor più grave passa l'ennesimo messaggio che a essere premiato è chi amministra allegramente i nostri Comuni, con buona pace di autonomia, specificità, attenzione alle terre disagiate e spopolamento delle zone di montagna», conclude il coordinatore provinciale di Forza Italia.
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