Wambao: oggi il caso alla Camera domani al Ministero

Mercoledì 23 Ottobre 2019
BORGO VALBELLUNA
Preoccupazione per il futuro dello stabilimento Wanbao ex Acc di Borgo Valbelluna. Oggi in Commissione attività produttive alla Camera il Governo risponderà all'interrogazione presentata a maggio dall'onorevole Roger De Menech dopo un confronto tra il parlamentare e le Rsu aziendali e i rappresentanti dei lavoratori. ««Cinque mesi fa, quando ancora la crisi non era all'attenzione pubblica», ricorda il deputato, «grazie al sindacato, abbiamo sollecitato il Governo a intervenire e farsi carico delle problematiche dell'azienda e del territorio, come avevano fatto in precedenza gli esecutivi di centrosinistra». «Domani (oggi) la Commissione discute quell'interrogazione», dice De Menech, «ma la notizia più importante è che giovedì, finalmente, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli apre il tavolo al ministero per affrontare la crisi Acc, come chiedevamo da tempo».
Un confronto tra le parti che tiene con il fiato sospeso anche la Provincia e lo stesso presidente Roberto Padrin. «La crisi che da anni ha colpito l'azienda ACC ora proprietà di Wanbao e che sembra non trovare soluzione, è fonte di grande preoccupazione per questa Amministrazione provinciale in quanto, ancora una volta, viene colpito un territorio che ha dovuto affrontare importanti e continui momenti di difficoltà: dalla crisi economica del 2008 che ha creato seri problemi a molte aziende bellunesi, alla grave distruzione del territorio dovuta al passaggio della tempesta Vaia. La conseguenza di tutto ciò è un impoverimento di tutto il tessuto socio-economico e un allarmante fenomeno di spopolamento del nostro territorio. La crisi di questa grande azienda è, quindi, fonte di grande apprensione in quanto non interessa soltanto le 290 famiglie dei lavoratori dell'ACC Wanbao che rischiano di perdere il lavoro, ma riguarda e colpisce ulteriormente un territorio già in difficoltà. Pur non avendo alcuna competenza in materia di lavoro, a sostegno dei lavoratori con la presente il Consiglio provinciale di Belluno dà totale disponibilità a portare avanti le azioni che il tavolo deciderà di avviare. Auspichiamo che anche la proprietà si renda definitivamente disponibile a trovare una soluzione onorando l'impegno preso di rilancio dello stabilimento di Villa di Villa».
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