«Visite online, il museo Fulcis ha fatto scuola anche se chiuso»

Lunedì 23 Novembre 2020
POLITICA
BELLUNO È convocata per oggi la commissione Cultura, Sanità e Sociale del consiglio comunale di Belluno, ma per vedere le scintille non si dovrà attendere la seduta: opposizione e maggioranza stanno già combattendo sul Museo Fulcis a colpi di comunicati stampa. Ieri l'assessore alla Cultura, Marco Perale, con una nota ha risposto al consigliere di minoranza Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno Fratelli d'Italia) un po' critico sul fatto che non venissero fatte esperienze da remoto. «Durante il lockdown è il museo Fulcis che ha fatto scuola», premette Perale. «Nella richiesta di convocazione della Commissione terza - prosegue -, datata 16 novembre e subito resa pubblica, il firmatario (Addamiano Ndr) auspica che il nostro principale museo segua le illuminate orme di altri musei, non solo veneti, che permettono in attualità di visionare i loro tesori e le loro mostre via zoom da remoto. Nel ringraziare per l'attenzione di oggi, è opportuno segnalare pubblicamente agli eventuali distratti che il Museo Civico non ha seguito e non deve seguire le illuminate orme di nessuno. Ha da subito permesso a chi è rimasto a casa di visitare il museo fin dalla primavera scorsa, così come di scoprire le mostre oggi allestite e chiuse. Bastava, e basta ancora, seguire la pagina Facebook del Museo Fulcis». L'assessore Perale ha ricordato che il primo lockdown ha imposto la chiusura generale, anche di tutti i musei, dal giorno 8 marzo. «Il Museo Fulcis ha deciso immediatamente di reagire alla chiusura, realizzando a costo zero (cioè con il cellulare, registrandoci a vicenda io e il dottor Ton) una doppia serie di filmati dal titolo L'alfabeto del Fulcis». «Solo il Museo Egizio di Torino - precisa Perale - è partito un giorno prima di Belluno, il 9 marzo. Il MamBo, cioè il Museo di arte moderna di Bologna, il 10 marzo come Belluno; gli Uffizi di Firenze hanno cominciato a postare le loro presentazioni l'11 marzo; Brera l'11 marzo e via a seguire». «Analogamente - prosegue -, in occasione del secondo lockdown, scattato il 6 novembre, i nuovi filmati di presentazione delle due mostre di Seffer e Velluti, immediatamente realizzati, sono stati postati a partire dal 14 novembre, quindi due giorni prima della richiesta di convocazione della commissione. E anche questa volta Belluno non ha sfigurato». «Insomma - conclude -, chi segue la vita culturale del mondo museale italiano sa che il Fulcis è stato tra i modelli che in questo anno difficile hanno fatto scuola. E molti infatti ne hanno seguito le illuminate orme».
Fe.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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