Violenza di genere: una piaga Procura subissata di lavoro

Venerdì 17 Novembre 2017
Violenza di genere: una piaga Procura subissata di lavoro
L'ALLARME
«I reati collegati alla violenza di genere sono una delle materie che ci danno più da lavorare». Lo conferma il procuratore Paolo Luca, dopo i dati diffusi dalla squadra specializzata dei carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale, diretto dal maggiore Marco Stabile. Al lavoro, per aiutare persone vulnerabili, 4 militari, due donne e due uomini, adeguatamente formati e costantemente aggiornati. I dati in loro possesso raccontano di un caso ogni 5 giorni, i dati complessivi in mano alla Procura offrono uno spaccato ancora più inquietante: si instaura un procedimento penale relativo alla violenza di genere ogni due giorni. I numeri, 172 fascicoli aperti dalla Procura di Belluno solo nell'ultimo anno giudiziario, vanno però letti con una lente diversa. Nelle statistiche entrano infatti non solo reati come violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, ma anche la violazione degli obblighi di assistenza famigliare (il mancato versamento di alimenti a moglie e figli), l'abuso dei mezzi di correzione, sottrazione consensuale di minorenni. Non vengono calcolati invece i reati di stalking che porterebbero a un numero ancora maggiore.
I DATI
Dal primo luglio 2016 al 30 giugno 2017 la Procura ha iscritto 172 fascicoli e ne ha definiti (inchieste di anni precedenti) quasi altrettanti, ovvero 178. Dei totali 172 fascicoli per 101 casi si è esercitata l'azione penale, insomma è stato richiesto il rinvio a giudizio, per 71 invece è stata richiesta l'archiviazione. Al 30 giugno 2017 erano ancora pendenti 115 fascicoli di violenza domestica. Infine negli ultimi 4 anni del totale di procedimenti iscritti su questo tipo di reati (430 totali) solo poco meno del 7% (30 casi) vedevano come vittima degli uomini. «Molto spesso - ha sottolineato il procuratore Luca - l'abuso di sostanze alcoliche porta a comportamenti aggressivi che sfociano in questi casi di violenza di genere».
IL PROTOCOLLO
Per far fronte a questa vera emergenza e combattere questa battaglia, Procura, carabinieri e enti preposti hanno affilato le armi e stanno dando seguito al protocollo previsto dal nuovo piano dazione nazionale contro la violenza di genere. Per questo esistono forme di collaborazione con servizi sociali comunali e la predisposizione di modelli d'intesa con altri soggetti istituzionali e associazioni che si occupano del sostegno della vittima.
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