VIABILITÀ
BELLUNO Potrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro all'anno

Giovedì 16 Gennaio 2020
VIABILITÀ
BELLUNO Potrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro all'anno il tesoretto che la Provincia maturerà grazie al passaggio della gestione di tre grosse arterie del nostro territorio da Veneto Strade ad Anas. È la conseguenza sul piano locale del provvedimento del Governo che trasferisce 21 milioni di euro di costi di gestione all'ente nazionale per le strade. Dei 700 chilometri veneti, alcune centinaia si trovano nella nostra provincia: sono la Provinciale 1 della sinistra Piave, la 203 Agordina e la strada della Val Cellina nel tratto settentrionale che attraversa la val di Zoldo.
IL COSTO
Per mantenerle in efficienza palazzo Piloni sborsava a Veneto Strade circa 4 milioni di euro ogni anno, che ora potranno essere diluiti sul resto della rete viaria del territorio che rimane nelle competenze della stessa Veneto Strade: le esigenze di manutenzione stradale in zone montane come le nostre hanno sempre dovuto fare i conti con una coperta troppo corta e con toppe da rabberciare un po' ovunque in tutti i mesi dell'anno. Ora questa piccola boccata di ossigeno che consente almeno una riprogrammazione degli interventi. «Quello che conta -commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin- è che venga mantenuto anche con la gestione Anas lo stesso standard qualitativo che aveva Veneto Strade che in questi anni ha sempre assicurato puntualità ed efficacia nei suoi interventi lungo la rete stradale di sua competenza, un modello di gestione che non deve essere dissipato».
L'OBIETTIVO
Vantaggi in vista anche sul piano economico: «Con questa riclassificazione -spiega Padrin- si completa il percorso che ci porterà a ridurre i costi di gestione della nostra viabilità Un percorso che abbiamo condiviso fin dall'inizio con la Regione Veneto e funzionale a quelle che sono attualmente le dotazioni finanziarie della Provincia. Negli ultimi anni i trasferimenti statali per la viabilità sono passati da 15 a zero milioni di euro, con immaginabili difficoltà per le nostre casse». Dopo questo primo passaggio, all'orizzonte si profila la riformulazione della convenzione con Veneto Strade: «Poter contare su Anas è indispensabile», conclude Padrin.
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