IL DATO
BELLUNO Il verde non dovrebbe essere un problema per la provincia di Belluno. A volte, ce n'è fin troppo appena fuori dai centri urbani e dai paesi. Ma si tratta di boschi e prati che non riguardano il tessuto cittadino. Quello cioè che viene analizzato da Openpolis per controllare il grado di pollice verde dei Comuni italiani. Il portale che fa le pulci ai numeri, a entrate e uscite municipali, ha recentemente pubblicato una nuova indagine, relativa alla spesa dei Comuni per tutela, valorizzazione e recupero ambientale. In pratica, la piattaforma web va a leggersi i bilanci di tutti gli enti locali della Penisola. E poi controlla quante voci di spesa fanno riferimento a giardini e parchi, manutenzione delle piante dei viali e via discorrendo. Il tema è l'ambiente in genere: si va dalle spese per il recupero di miniere e cave abbandonate, a quelle per la valutazione dell'impatto ambientale di piani e progetti; c'è spazio anche per i sussidi a sostegno di enti e associazioni che operano per la tutela dell'ambiente. La classifica della spesa pro capite per il verde premia due Comuni bellunesi. A livello regionale, Perarolo di Cadore guadagna la medaglia d'argento, subito dietro a Jesolo. La località veneziana nel 2017 ha avuto una spesa di 460,26 euro per cittadino (34° Comune a livello nazionale), mentre la località cadorina, non per niente insignita del prestigioso titolo di Comune fiorito, è arrivata a quota 428,41 euro (38. posizione in Italia). Dietro a Perarolo, un'altra località bellunese: Danta di Cadore, con una spesa pro capite per il verde urbano di 376,86 euro. E appena fuori dalla top ten, Cencenighe (11. posizione a livello veneto) con 77,91 euro di spesa pro capite. Tra i Comuni più grandi, ottantesima posizione per Feltre (con 19,6 euro pro capite di spesa per il verde), 141° Sedico (13,27 euro) e 279° Belluno (5,68 euro). Il divario in termini numerici tra il capoluogo e Perarolo è quanto mai elevato. Forse uno sguardo allo stato dell'erba nelle piazzole centrali delle rotatorie può spiegare molte cose. (dt)
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Il verde non dovrebbe essere un problema per la provincia di Belluno. A volte, ce n'è fin troppo appena fuori dai centri urbani e dai paesi. Ma si tratta di boschi e prati che non riguardano il tessuto cittadino. Quello cioè che viene analizzato da Openpolis per controllare il grado di pollice verde dei Comuni italiani. Il portale che fa le pulci ai numeri, a entrate e uscite municipali, ha recentemente pubblicato una nuova indagine, relativa alla spesa dei Comuni per tutela, valorizzazione e recupero ambientale. In pratica, la piattaforma web va a leggersi i bilanci di tutti gli enti locali della Penisola. E poi controlla quante voci di spesa fanno riferimento a giardini e parchi, manutenzione delle piante dei viali e via discorrendo. Il tema è l'ambiente in genere: si va dalle spese per il recupero di miniere e cave abbandonate, a quelle per la valutazione dell'impatto ambientale di piani e progetti; c'è spazio anche per i sussidi a sostegno di enti e associazioni che operano per la tutela dell'ambiente. La classifica della spesa pro capite per il verde premia due Comuni bellunesi. A livello regionale, Perarolo di Cadore guadagna la medaglia d'argento, subito dietro a Jesolo. La località veneziana nel 2017 ha avuto una spesa di 460,26 euro per cittadino (34° Comune a livello nazionale), mentre la località cadorina, non per niente insignita del prestigioso titolo di Comune fiorito, è arrivata a quota 428,41 euro (38. posizione in Italia). Dietro a Perarolo, un'altra località bellunese: Danta di Cadore, con una spesa pro capite per il verde urbano di 376,86 euro. E appena fuori dalla top ten, Cencenighe (11. posizione a livello veneto) con 77,91 euro di spesa pro capite. Tra i Comuni più grandi, ottantesima posizione per Feltre (con 19,6 euro pro capite di spesa per il verde), 141° Sedico (13,27 euro) e 279° Belluno (5,68 euro). Il divario in termini numerici tra il capoluogo e Perarolo è quanto mai elevato. Forse uno sguardo allo stato dell'erba nelle piazzole centrali delle rotatorie può spiegare molte cose. (dt)
