Veneto Strade e Provincia: gli enti hanno siglato la pace

Giovedì 16 Maggio 2019
L'ACCORDO
BELLUNO Pace fatta: tra Veneto Strade e la Provincia di Belluno non c'è più lo spettro di tribunali e strascichi giudiziali. Tutt'altro: c'è spirito di collaborazione, con tanto di lista dei lavori da fare sulla viabilità. Palazzo Piloni può quindi archiviare il capitolo del contenzioso legale. Con un successone su tutti i fronti. Perché l'ente guidato dal presidente Padrin non solo non dovrà pagare la cifra monstre di 27 milioni di euro (queste erano le richieste iniziali). Ma con una transazione da 900mila euro avrà lavori assicurati per 6,1 milioni di euro. In pratica, 7 milioni e passa la paura.
IL NODO
La questione è vecchia. Risale ancora ai tempi in cui la sala di Villa Patt (a Sedico) brulicava di incontri febbrili per tentare la sopravvivenza della Provincia. Alla presidenza c'era Daniela Larese Filon, che aveva per le mani un'autentica patata bollente: la necessità di pagare la convenzione con Veneto Strade per la gestione della viabilità (da 15 milioni di euro) e la contingenza delle casse più che vuote, drenate dalla spending review. Erano i giorni delle promesse estemporanee da Roma, con il sottosegretario Bressa disposto a trovare 5 milioni di euro (sui 15 richiesti da Veneto Strade) per permettere a Palazzo Piloni ancora qualche mese di vita. Intanto Veneto Strade rischiava di lasciare a casa 150 dipendenti e di chiudere i servizi sull'asfalto bellunese. E sull'onda lunga, citò la Provincia in tribunale, presentando il conto di tutti gli arretrati non pagati dal 2013 al 2016. Totale: 27 milioni di euro. Palazzo Piloni reagì citando direttamente lo Stato, che fino al 2010 aveva assicurato trasferimenti per 15 milioni di euro per onorare la convenzione; poi, dal 2011 in avanti, aveva progressivamente limato gli stanziamenti, fino ad azzerarli nel 2015.
LA SOLUZIONE
Questa, però, è storia passata. Perché ieri Provincia e Veneto Strade hanno trovato un accordo. Dopo mesi di trattative, il compromesso arriva alla quadratura: Palazzo Piloni pagherà 7 milioni di euro all'azienda regionale: 6,1 milioni per lavori alla rete stradale, spalmati su tre anni; più 900mila euro di spese correnti. In cambio, Veneto Strade ritirerà la citazione legale.
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«Lavoravamo da mesi a questa soluzione - commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Non potevamo certo permetterci di avere sul groppone una richiesta da 27 milioni di euro, che avrebbe messo in ginocchio la provincia, come ente e come territorio. Ritengo che chiudere in questo modo la questione sia un risultato eccellente. Ringrazio il pool di avvocati che ci ha seguiti e la mia squadra di consiglieri per l'appoggio». Squadra che dovrà approvare in consiglio (martedì prossimo) la bozza di accordo. Perché Veneto Strade l'ha già approvata in cda. «Si va verso una soluzione - conferma Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade -. La maggior parte dei fondi riconosciuti sarà utilizzata per interventi di viabilità, su opere concordate. Noi ci accontentiamo di 900mila euro di riconoscimento delle spese generali. D'altra parte, la Provincia di Belluno è nostro socio, e tenere un contenzioso aperto sarebbe stato scomodo». Adesso resta da capire se Palazzo Piloni andrà avanti nella battaglia con lo Stato. I soldi tolti a partire dal 2011 non sono certo tornati indietro. Le strade invece sono sempre le stesse.
Damiano Tormen
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