Vandali scatenati: minacce di morte scritte sui muri

Giovedì 25 Febbraio 2021
VANDALISMI
BELLUNO Insulti e inviti all'uccisione di persone, con nome cognome e numero di telefono. Il writer pericoloso è oggi nel mirino dei carabinieri. C'è infatti un'indagine in corso per l'ultimo raid alla casa abbandonata di Borgo Pra, dove sabato mattina è andato in sopralluogo il coordinatore della Protezione civile Paolo Zaltron dopo la segnalazione degli assessori Lucia Pellegrini e Biagio Giannone. Non sono i soliti scarabocchi sul muro, questi. La violenza del messaggio e la violazione della privacy di quella che sembra essere una minorenne hanno indotto Zaltron a mettere in mano il caso alla polizia locale che, a sua volta, ha richiesto l'intervento dei carabinieri. Oggi c'è un'indagine in atto e questa mattina Zaltron con i suoi uomini sarà sul posto per coprire le scritte ingiuriose.
LA ZONA
Si faccia un passo indietro. Le scritte sono state viste sabato mattina sul muro bianco della casa abbandonata in cima a Borgo Pra, proprio alla curva della stradina che collega il borgo con Baldenich e che ad un certo punto si dirama con un sentiero che porta al greto del Piave. Numeri di telefono di due persone, una ragazza italiana e un uomo straniero, con inviti alla loro uccisione e con l'offerta di decine di migliaia di euro per chi lo farà. Scritte di istigazione alla violenza e con violazione della privacy, i numeri tracciati con la vernice nera sul numero sono addirittura 5, messaggi terrificanti che subito hanno fatto pensare ai tanti casi di femminicidio sparsi per l'Italia, tanto da spingere Comune e proprietari ad approfondire la storia. «Naturalmente il Comune non interviene a pulire i muri privati di chi ha subito l'attacco di writer spiega Zaltron -, non è questa la prassi, si sa. Ma in questo caso è diverso, perché si parla di ingiurie contro una ragazza, una minore che va protetta e tutelata». Sabato mattina, arrivato sul posto, Zaltron ha subito coinvolto il Comando di polizia locale e poi ha rintracciato i proprietari della vecchia abitazione abbandonata da anni, per chiedere loro il permesso di intervenire sui muri. Sembra non sia la prima volta che accade e che la mano sia sempre la stessa, per questo ora è caccia all'autore. «Questa mattina inizieremo a oscurare tutti i riferimenti ai nomi delle persone e ai dati privati conclude il responsabile comunale della Protezione civile -, non effettueremo una bonifica completa, non ce n'è bisogno perché dalla proprietà abbiamo saputo che presto l'area verrà sistemata e una parte dell'edificio forse sarà abbattuto». Tra tutti gli episodi di imbrattamento di muri, di edifici pubblici e privati accaduti negli ultimi anni in città questo è tra i più gravi.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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