URBANISTICA
BELLUNO Un mese al via. Partono i cantieri alla Gabelli e a Palazzo

Mercoledì 18 Settembre 2019
URBANISTICA
BELLUNO Un mese al via. Partono i cantieri alla Gabelli e a Palazzo Crepadona. Dopo tanti patimenti e dopo lungaggini imposte da Roma, due dei grandi cantieri del Piano di rigenerazione sono pronti a tagliare il nastro. Entro metà ottobre arriveranno gli operai nella sede della Bibliotecacivica ed entro la fine del prossimo mese inizieranno le operazioni anche alle vecchie elementari di Pierina Boranga.
LE TEMPISTICHE
Lunedì sono stati firmati i contratti per i lavori di rigenerazione: a occuparsi degli interventi sarà l'associazione temporanea delle aziende padovane Atheste Costruzioni e Ranzato. Già nella giornata di ieri si è tenuto il primo incontro operativo per Palazzo Crepadona, dove verrà realizzata la Mediateca delle Dolomiti, mentre sarà decisa nei prossimi giorni la riunione di cantiere per la Scuola Gabelli. La consegna dei lavori, poi, è stata fissata a 540 giorni per la elementare, ovvero attorno ad aprile maggio del 2021 salvo imprevisti, a 720 giorni per la Crepadona che sarà quindi pronta a ottobre del '21.
IL PROGETTO
All'edificio di via Segato l'intervento sarà più pesante sul piano dei costi, rispetto a quello previsto per la Biblioteca, ma i tempi necessari al completamento del restyling un po' inferiori. Questo perché il cronoprogramma degli interventi permetterà maggiore libertà, data dal tipo di lavori e dall'assenza di interferenze con visitatori e utenti. La scuola, infatti, è chiusa dal 2007 ovvero da quando crolli e infiltrazioni interne ad un'aula hanno spinto alla decisione di abbandonare l'edificio per permettere la sua futura e definitiva messa in sicurezza. A distanza di dodici anni l'operazione parte. Con 6 milioni e 600 mila euro, quasi equamente ripartiti tra Bando Periferie e fondi comunali, l'istituto degli anni Trenta diventerà un polo scolastico e di ricerca pedagogica. L'intervento prevede il restauro e risanamento conservativo completo della struttura. Il tutto per realizzare al piano terra, nell'ala lunga lato stazione, una scuola dell'infanzia e una scuola primaria al piano superiore.
IL SINDACO
Il primo cittadino è soddisfatto. Attaccato anche nei giorni scorsi dall'opposizione incredula sull'effettiva concretezza del progetto di rigenerazione e critica sulle tempistiche molto lunghe delle operazioni, Massaro oggi è fiero nel poter annunciare la prossima partenza. «Dopo la confusione generata la scorsa estate dal Governo, finalmente il progetto parte con determinazione commenta . I ritardi provocati dal precedente esecutivo ci hanno fatto perdere tempo e opportunità, ma ora diamo il via alla stagione dei cantieri. Siamo convinti di come la rigenerazione urbana, il recupero degli spazi abbandonati, sia la strada giusta e moderna per la ripresa socio-economica dei territori: meno consumo di suolo, più rivalorizzazione dell'esistente, con una stretta collaborazione tra istituzioni, dallo Stato ai Comuni, e privati».
Alessia Trentin
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