Universitari fuori sede: sgravi fiscali

Mercoledì 22 Novembre 2017
STUDIO
BELLUNO Dal senato aiuti fiscali per vivere fuori casa per studiare. All'università oltre i confini della provincia di Belluno (povera di proposte accademiche allettanti) dovendo accollarsi o costringendo la famiglia ai salti mortali per pagare rete, affitti, libri di testo e trasporti per raggiungere la sede prescelta per raggiungere l'obiettivo tanto agognato del titolo di studio. Costi importanti che gravano in particolar modo sulle famiglie bellunesi o, comunque, su quelle residenti nelle zone dove le facoltà sono poche e lontane. È così che a questo punto nasce la necessità di aiutare chi vuole studiare e per motivi geografici si trova svantaggiato. «Servono - spiega la senatrice tosiana Raffaela Bellot (detrazioni fiscali per alloggi da destinare a chi per studio si trova dai 100 ai 50 chilometri (anche nella stessa provincia) nelle zone montane e disagiate».
E l'impegno della parlamentare feltrina sembra aver dato già in suoi frutti visto che la Commissione Bilancio di palazzo Madama ha approvato la sua proposta. «I nuovi sgravi per gli affitti del studenti fuori sede - spiega Bellot - potranno diventare realtà visto che la mia idea è stata condivisa dai colleghi della Commissione». L'emendamento presentato dalla senatrice tosiana introduce la richiesta di detrazione che potrà essere fatta anche nella stessa provincia di residenza e i chilometri sono ridotti da 100 a 50 per gli studenti fuori di zone montane o disagiate. Il tetto massimo è fissato a 2.633 euro per i periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018.
«Queste variazioni di accesso agli sgravi mi sembravano davvero doverose. I parametri attualmente in corso molto spesso non rispondono alle difficoltà reali che molti studenti si trovano ad affrontare per raggiungere la città in cui studiano. È necessario introdurre dei criteri maggiormente flessibili: 100 chilometri nella tratta Bologna-Firenze non sono come 100 chilometri percorsi partendo da piccoli località di provincia. E il discrimine dell'essere fuori provincia molto spesso ha la stessa pecca. In questo modo spero venga introdotto un accesso più equo agli sgravi.»
Il decreto è in discussione in aula al Senato dove passerà anche attraverso il voto di fiducia, per approdare poi alla Camera in attesa del via libero definito alla misura.
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