Un museo diffuso del legno

Domenica 19 Gennaio 2020
Un museo diffuso del legno
L'INIZIATIVA
BELLUNO Sta per nascere in provincia il museo diffuso del legno. L'idea, o qualcosa di più, ormai, è stata presentata l'altro pomeriggio, nella sede del Centro consorzi a Sedico nel corso di un workshop dal titolo Botteghe e atelier aziendali.
AZIENDE IN PRIMA LINEA
A dar vita all'idea saranno tredici aziende bellunesi, destinate presumibilmente a crescere via via, che hanno aderito con entusiasmo alla proposta partita dal Centro consorzi, dalla rete imprese Dolomiti e dall'associazione Bellunesi nel mondo. Il progetto potrà essere finanziato partecipando ad un bando che può assegnare sessantamila euro. L'incontro di presentazione dell'iniziativa è stato dedicato alla lavorazione del legno nella montagna veneta, un vero patrimonio aziendale, ricchezza del territorio ed eredità culturale per le nuove generazioni, come è stato ribadito nel corso dei lavori. «L'obiettivo di questa iniziativa ha spiegato il direttore del Centroconsorzi, Michele Talo vuole essere quello di valorizzare il prodotto artigianale, anche in chiave turistica. Alle imprese è stato presentato intanto questo nostro progetto. Ognuna adesso è stata invitata a individuare e raccogliere oggetti, manufatti, strumenti caratteristici del loro lavoro».
LAVORO DI RICERCA
«Torneremo ad incontrarci tra breve tempo per vedere cosa è stato rinvenuto poi ci recheremo nelle aziende per realizzare dei video. La nostra idea è quella di dar modo a ogni impresa che aderisce all'iniziativa di allestire un piccolo spazio multimediale nell'area in cui ricevono i clienti. Un'area che rappresenti un piccolo museo virtuale, in modo da dare vita ad un circuito delle botteghe e delle falegnamerie artigianali bellunesi che consenta di conservare e privilegiare la storia del settore della lavorazione del legno. Al tempo stesso non vogliamo trascurare le nuove direzioni verso le quali si sta orientando il mercato». Perché il legno resta una grande risorsa su cui puntare. «Il settore ha sottolineato infatti Talo ha attraversato un periodo di crisi, attorno al 2011, ma negli ultimi anni si assiste ad una ripresa, soprattutto nel Bellunese, e la presenza della scuola del legno garantisce un continuo inserimento di giovani preparati e stimolati in questo settore. Ora si intravedono buone prospettive. Il futuro promette bene soprattutto per quelle aziende che lavorano sulla meccanizzazione». Il direttore della scuola del legno, Gianpiero Losso, ha sottolineato l'importanza di questa realtà che ha definito «un bene da valorizzare». A sua volta Patrizia Burigo ha approfondito alcune tematiche storiche locali (spaziando dall'emigrazione per arrivare appunto alla lavorazione del legno). Lois Bernard ha trattato di Boscadòr, Menedàs e Marangòi: dall'albero al manufatto. Per portare i saluti istituzionali sono arrivati al battesimo dell'iniziativa l'onorevole Roger De Menech, l'assessore del comune di Feltre Irma Visalli e Gloria Candaten, in rappresentanza dell'amministrazione di Sedico. Il senatore Saviane e l'assessore regionale Bottacin hanno inviato i loro saluti. Ieri il Centro consorzi ha aperto le sue porte agli studenti delle scuole medie e alle loro famiglie impegnate a scegliere la scuola per il futuro dei loro figli (tra una decina di giorni scade il termine per iscriversi alle superiori). Ai presenti è stata illustrata la proposta scolastica della scuola del legno e della scuola di estetica. Ad accogliere i giovani ed i loro genitori, operatori e insegnanti che li hanno accompagnati in visita alle aule e ai laboratori. Ai giovani, inoltre, sono stati proposti dei piccoli laboratori attitudinali.
Egidio Pasuch
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